venerdì 31 dicembre 2010

Buon 2010

Fra qualche ora si parte per Genova, a festeggiare il capodanno con Giulia, Daniela e Andrea.

Obiettivi per l'anno prossimo? Migliorare decisamente nell'organizzazione del mio tempo. Devo lavorare parecchio e non voglio fare solo quello.

martedì 21 dicembre 2010

I bravi maestri

Certo che fa sorridere leggere certe dichiarazioni sulle proteste degli studenti fatte da Alemanno, ex picchiatore missino finito più volte in carcere, La Russa uno dei leader di una manifestazione in cui venne ucciso un poliziotto, Maroni condannato in via definitva per resistenza a pubblico ufficiale. Che poi questi siano rispettivamente sindaco di Roma, ministro della Difesa e dell'Interno è una delle tante cose di cui noi italiani possiamo andare fieri...

E già che ci siamo, ricordiamo che nel 1994 solo Scalfaro evitò che ci trovassimo Previti come ministro di Grazia e Giustizia.
Buon'Italia a tutti.

lunedì 13 dicembre 2010

meno uno

domenica 12 dicembre 2010

Meno due

Martedì finalmente sapremo se (almeno per un po') ci possiamo liberare di Berlusconi. Col passare dei giorni il mio ottimismo sulla caduta del governo se n'è decisamente andato, facendosi sustituire da un fortissimo timore che Mr. B. riesca a recuperare i deputati che gli servono per vincere questa battaglia.

Durante questa lunga attesa, abbiamo avuto notizia di compravendite varie, con relative fughe dal PD e dall'IdV, delle titubanze dei Radicali, delle 3 gravidanze alle fasi finali, sfortunatamente tutte di deputate Fli e PD. Mettendo in bilancio tutte queste defezioni, le ultime notizie dicono che se Calearo, Scilipoti, Catone e Paolo Guzzanti voteranno la fiducia, allora Berlusconi ce la farà. La mia sensazione è che almeno un voto tra questi probabilmente gli verrà a mancare, il problema però è che basterebbe un raffreddore o un piccolo incidente a un qualche altro deputato per cambiare tutto. E, mentre con tutta l'attenzione mediatica e l'inchiesta della procura, è politicamente inopportuno farsi palesemente comprare da Berlusconi, è molto più facile cedere alla tentazione di non presentarsi in cambio di futuri favori.

Il voto è in ogni caso solo una questione di immagine, perché indipendentemente dal risultato il governo non può che avere vita brevissima. Con una maggioranza di 1-2 voti (se gli va bene) non vanno da nessuna parte. Resta da capire cosa succederà dopo. Fino a qualche giorno fa, ero convitissimo che si sarebbe finiti a votare, con risultato incerto e senza una chiara maggioranza (se non, forse, una del tipo PdL, Fli, UDC, Lega). Sono stato però molto spiazzato dall'ultima sparata di Bocchino (capogruppo Fli): se Berlusconi si dimette, Fli è disponibile a un reincarico in 36 ore. La cosa mi è parsa davvero incredibile, perché nei giorni precedenti parlava di Berlusconi come la peste, e quelli di Fli erano al massimo disponibili ad altri governi di centrodestra, purché non presieduti da Berlusconi. La possibilità di dimissioni, tuttavia, non è mai stata presa in considerazione da Berlusconi, quindi probabilmente non sono altro che tatticismi. Resta però il dubbio che possano comunque trovare un qualche accordo dopo il voto (specie se B. dovesse ottenere la fiducia) e tirare avanti per un altro po'. Non capisco comunque che senso abbia chiedere le dimissioni per poi essere favorevoli a un rincarico (cosa tra l'altro chiesta e ottenuta anche dall'UDC anni fa)...

Ah, a questi giochi politici si uniscono anche altri fatti abbastanza strani, come ad esempio il rinvio del voto finale della riforma dell'Universitaria. La riforma è già stata approvata sia dal Senato che dalla Camera, per cui basterebbe un rapido passaggio al Senato (in cui tra l'altro B. ha la maggioranza anche senza Fli) per approvare le poche (e ininfluenti) modifiche fatte alla Camera per completare il tutto. Con mia grandissima sorpresa, però, l'ultima votazione è stata rinviata a dopo la votazione sulla fiducia, per cui c'è la concreta possibilità che la riforma salti a un passo dall'approvazione definitva (non credo possa fare la votazione anche durante la crisi di governo, giusto?).

Beh, come anche nel post precedente, non resta che sperare che dal 14 dicembre in poi si possa iniziare ad abbozzare un sorriso.

mercoledì 1 dicembre 2010

Meno tredici

Con quella approvata oggi probabilmente si chiude l'era delle riforme targate Berlusconi. Sinceramente non ho ben capito tutti i motivi della protesta, e se studenti e ricercatori avessero voluto un supporto maggiore avrebbero dovuto spendersi molto di più per rendere chiari i punti critici, visto che spesso si sono persi in critiche generalizzate e nel continuo dire che la riforma non risolve i problemi dell'Università. Invece, alla fine ho avuto l'impressione che probabilmente gran parte degli italiani si siano bevuti davvero la sparata della Gelmini sugli studenti strumentalizzati dai baroni. E questo è tutto dire perché la cosa è completamente assurda: se proprio si vuole cercare qualcuno che può aver strumentalizzato gli studenti, questi sono i ricercatori che sono i più colpiti dalla riforma, nonché quelli che più protestano.

L'unico aspetto veramente deleterio che vedo nella riforma è il cambiamento della posizione del ricercatore, la quale diventa di durata triennale rinnovabile una sola volta. I ricercatori che al termine di questi 6 anni non diventeranno professori associati verranno tagliati e dovranno cercarsi un'altra strada (la cosa riguarda anche i ricercatori già assunti e non ancora confermati, e questo sicuramente spiega molte proteste). Di per sé, l'idea non è neanche sbagliata e d'altra parte in molti altri stati fanno un uso nettamente superiore di posizioni a tempo rispetto all'Italia. Ci sono però un paio di "problemini": questa novità sarà associata al sostanziale blocco dei turnover, che da anni è quasi una caratteristica costante delle università italiane. Il risultato quindi sembra piuttosto prevedibile: si cacceranno a 35 anni anche persone di valore, che magari non vinceranno il posto solo perché più di altri si sono dedicati all'insegnamento (o magari perché non sono raccomandati). L'altro problema sta nella grossa differenza che c'è tra l'Italia e gli stati in cui la precarietà è una norma: gli stipendi. All'estero già i PostDoc prendono molto di più dei nostri ricercatori (e spesso persino i dottorandi di altri paesi prendono di più), e c'è una bella differenza tra il trovarsi disoccupati a 35 anni dopo vari anni con ottimi stipendi e trovarvisi dopo anni con stipendi piuttosto bassi. È chiaro che con queste premesse gli studenti migliori saranno ancora più allontanati dall'idea di tentare una carriera accademica in Italia.

Ecco, questo era il punto che mi sembra fortemente contestabile, tutte le altre proteste non le ho ben capite, ed ho l'impressione che gli altri cambiamenti non incideranno granché, né in positivo né in negativo.

Indipendetemente dalla valutazioni su di essa, la riforma arriva comunque fuori tempo massimo. I buoi se ne sono già scappati da un pezzo: gran parte degli studenti migliori se ne sono già andati all'estero e molti altri li seguiranno, e la cosa è ben rappresentata dalle carriere dei galileiani scientifici: su 19 che si sono laureati finora, 3 fanno il dottorato in Italia, 14 all'estero e 2 fanno altro. È importante notare poi che la situazione non è affatto simmetrica: praticamente non ci sono studenti stranieri che vengono a fare il PhD in Italia.

Beh, chiudo qua questo post deprimente e depresso, sperando che dal 14 dicembre in poi si possa iniziare ad abbozzare un sorriso.

P.S. Terribile la foto di Bersani col sigaro, se penso che probabilmente il dettaglio era studiato mi viene proprio da piangere...
P.P.S. Ho comprato i biglietti per il mio prossimo ritorno patavino: dal 20 dicembre (pomeriggio) al 7 gennaio sarò in Italia.

lunedì 29 novembre 2010

Un anno di nuvole e sole!

Il 17 novembre il blog ha compiuto un anno ed è ora di fargli gli auguri e coccolarlo un po', ultimamente non sono stato un buon papà!

L'entusiasmo iniziale è sicuramente un po' scemato, e in questi giorni il tempo libero è abbastanza scarso, ma la voglia di scrivere c'è ancora, per cui qualche altro post arriverà (anche a breve, credo/spero!), aspettatalo fiduciosi!

lunedì 1 novembre 2010

Povera Wikipedia

Girando per Wikipedia vi siete mai imbattuti su pagine come questa? Ce ne sono una quindicina in quella condizione su Wikipedia in italiano.

Da quel che ho capito, fondamentalmente funziona così:
  1. Nella voce sul Signor X c'è qualcosa che al Signor X non piace, questi allora fa mandare dal suo avvocato una lettera con minacce di querela a Wikimedia Italia. Notate che già qua c'è un errore: Wikimedia Italia non ha niente a che fare con la gestione dei contenuti di Wikipedia, è una semplice associazione culturale italiana composta da volontari che hanno come obiettivo il promuovere Wikipedia. Questo però gli avvocati non lo capiscono e continuano a prendersela con l'associazione per cose che non la riguardano.
  2. Quelli di Wikimedia Italia girano la segnalazione agli amministratori di Wikipedia che cercano di correggere eventuali errori, senza comunque nascondere niente, e di far desistere dalle lamentele il Signor X.
  3. Se il Signor X continua a insistere perché una qualche cosa sia cancellata (solitamente una cosa vera che vogliono nascondere) e continuano a minacciare querele, allora, per sicurezza, la voce viene svuotata e protetta dalle modifiche.
 Che io sappia, solitamente dopo lo svuotamento la querela non viene più fatta, salvo in un caso, quello di Antonio Angelucci (vedi anche qui). Ad Angelucci non piacevano alcune notizie, credo le stesse già riportate in articoli di qualche mese prima (ad esempio qua e qua). Per farle sparire, Angelucci ha saltato i primi 3 punti ed è passato direttamente al quarto: la querela. E sapete a quanto ammonta la querela? 20 milioni di Euro! La cosa più folle è che ha citato in giudizio Wikimedia Italia, che come detto non c'entra assolutamente niente con la voce. Per quanto la cosa sia palesemente assurda, l'effetto è lo stesso: prima di arrivare al giudizio passeranno anni (la causa è di oltre un anno fa e finora si sono svolte solo due udienze) e una piccola associazione come Wikimedia Italia risentirà parecchio delle spese legali. Il tutto tra l'altro nell'indifferenza dei media: ad esempio il Corriere manco ha riportato la notizia.

Finito il capitolo su Angelucci passiamo a Fiore (qua qualche informazione), perché qua la storia si fa ancora più assurda.  Prima però dobbiamo fare una piccola premessa.
Il sito ufficiale di Wikipedia in italiano è http://it.wikipedia.org/ e non http://wikipedia.it/ come molti erroneamente credono. Il dominio wikipedia.it è stato registrato dal proprietario di Yepa, un azienda che fornisce spazio Web, e usato per fare pubblicità ingannevole. Infatti da quell'indirizzo si poteva consultare Wikipedia inclusa in un frame, su cui c'era scritto "hosted by Yepa", cosa ovviamente falsa. Per anni quel sito è rimasto così, finché, un paio d'anni fa, un utente di Wikipedia ha trovato il modo di risolvere il problema, introducendo nel codice di Wikipedia un Javascript che, se una pagina era racchiuse in frames, la reindirizzava a un avviso e poi a wikipedia.org. Qualche giorno dopo il proprietario dell'altro dominio è passato alle contromisure ed ha trasformato wikipedia.it in un redirect a it.wikipedia.org, dopo però 3 secondi di attesa in cui ci mostra la scritta "hosted by Yepa". Da allora non ci sono stati cambiamenti, ma perlomeno si spera che un bel po' di gente nel frattempo abbia imparato l'indirizzo corretto (all'epoca pare che a sbagliare fosse il 7%).

Ok, detto questo possiamo tornare a Fiore. Due anni e mezzo fa anche lui aveva fatto causa , ed aveva pure chiesto il sequestro preventivo della pagina di Wikipedia. Ora, indovinate che pagina hanno sequestrato quelli della polizia postale? La copia della pagina di Wikipedia ospitata su wikipedia.it! Mi domando se ci si possa macchiare di tanta incompetenza.... Ah, ovviamente in via cautelativa gli amministratori di Wikipeida hanno oscurato anche la versione originale, ma per scelta loro, la polizia postale probabilmente non si è mai accorta del piccolo disguido....

martedì 19 ottobre 2010

Sliding door

Sono in debito di un paio di post che da qualche giorno continuo a rimandare. Questa notizia però acquista di prepotenza la priorità.

It is my great pleasure to inform you that the Mathematical Sciences Research Institute in Berkeley, California is offering you a membership as a Program Associate from April to mid-May for the Spring 2011 semester program in Arithmetic Statistics (January 10, 2011 to May 20, 2011).

domenica 10 ottobre 2010

Top 20

1 Fabrizio De André (808)
2 Francesco De Gregori (542)
3 Francesco Guccini (499)
4 Modena City Ramblers (392)
5 Van Morrison (330)
6 Simon & Garfunkel (287)
7 Massimo Bubola (266)
8 Roberto Vecchioni (246)
9 Franco Battiato (236)
10 Vinicio Capossela (225)
11 Pink Floyd (209)
11 Rino Gaetano (209)
13 Ennio Morricone (165)
14 Mercanti di Liquore (163)
15 Lucio Battisti (161)
16 Bruce Springsteen (126)
17 Tazenda (124)
18 Queen (119)
19 Ivan Graziani (118)
20 Wolfgang Amadeus Mozart (115)

Questa è la classifica degli artisti che ho ascoltato (sul iPod o sul portatile) di più negli ultimi 12 mesi (fonte: profilo su last.fm).

La classifica è sicuramente viziata dal fatto che da un bel pezzo ascolto soprattutto in modalità totalmente casuale, per cui la classifica tende ad essere proprzionale al numero di canzoni che ho di ciascun artista; in ogni caso la morale è chiara: praticamente ascolto gli stessi identici cantanti che ascoltavo 5 anni fa..

lunedì 27 settembre 2010

Juno


Ho visto un paio di film negli ultimi giorni, Dirty Harry e Juno; dal video qua sopra potete facilmente capire quale mi è piaciuto di più!
Intendiamoci, Dirty Harry è sicuramente un bel film (ottimi gli attori, la sceneggiatura e la vista di San Francisco), ma è un po' svantaggiato dal fatto che il tema del polizziotto "sporco" sia stato nel frattempo reinterpretato in tutte le possibili salse. Juno, al contrario, mi ha lasciato sicuramente la sensazione di aver visto qualcosa di nuovo e diverso, come d'altra parte anche il precedente film di Jason Reitman, Thank You for Smoking.

Il film parte in grande stile, con dei titoli di testa davvero carini (li potete vedere qua sopra), accompagnati da una canzone-filastrocca molto simpatica, che, come un po' tutta la colonna sonora di questo film, ti entra davvero in testa (nei prossimi giorni mi sa che comprerò il cd, e magari imparerò pure a suonarla).
La prima scena è già quella decisiva, la sedicenne Juno entra in un drugstore e fa un test di gravidanza, positivo. Da là parte il film, con la piccola Juno che, dovendo affrontare una storia più grande di lei, oscilla tra l'essere un'amabilissima piccola ribelle e un'adulta che deve prendere le decisioni giuste.

Nonostante il tema trattato sia abbastanza pesante, il film invece sembra una bella favoletta, probilmente anche troppo, immagino che in una situazione del genere le problematiche siano decisamente maggiori. Questa, che è forse l'unica pecca del film, ne è però anche il punto di forza, rendendolo sicuramente più godibile di un film più realistico e lasciando spazio alle mille battute geniali parti di una sceneggiatura davvero ottima (scritta da una blogger improvvisatasi sceneggiatrice per questo film) e alla straordinaria figura di Juno, interpretata magistralmente da Ellen Page.

Beh, più di questo non dico, ché mi sto accorgendo di essere un pessimo critico cinematografico e d'altra parte è facilissimo trovare recensioni ben scritte, il messaggio comunque immagino sia chiaro: se non l'avete già visto guardate quel film!

giovedì 16 settembre 2010

Nuvoloni neri sulle Alpi

Non sono molto ottimista nel futuro dell'Italia. Ogni giorno si leggono storie che fanno rizzare i capelli, e qualche giorno fa una notizia mi ha fatto davvero pensare che forse abbiamo raggiunto un punto di non ritorno.
La vicenda a cui mi riferisco è quella della scuola di Adro trasformata, per decisione della giunta comunale, in una scuola leghista. In pratica, hanno deciso di intitolare la scuola a un senatore leghista e di mettere il simbolo della lega ovunque: sui cestini dei rifiuti, sugli zerbini, sui tavoli, sui cartelli, sulle finestre, sul tetto. Il tutto tra gli appluasi di altri esponenti della Lega e l'indifferenza del PdL. Quanto ai ministri che avrebbero dovuto farsi sentire, Maroni (dell'Interno) e Gelmini (dell'Istruzine), dal primo non sono giunte notizie, mentre la seconda ci ha regalato questa chicca:

«Coloro che hanno polemizzato contro il sindaco di Adro dovrebbero farlo anche le molte volte che ci sono simboli della sinistra che entrano nelle aule. È molto più facile che si verifichino queste situazioni piuttosto che trovare simboli della Lega (....) Prendo atto che il sindaco di Adro ha specificato che il simbolo è stato usato non perchè della Lega, ma perchè appartenente all'iconografia del Comune»

Certo, come no... Poi voglio proprio sapere in quale scuola ci sono le falci e martelli stampati sui banchi, o il volto di Che Guevera  dipinti sui vetri.

Per anni le sparate della Lega sono state ignorate dai più, giornalisti compresi, perché tanto sono solo parole dette per accontentare gli elettori. Cosa sicuramente vera ma, a forza di lasciar passare le loro cazzate, il livello di tolleranza generale si è alzato sempre di più ed ora ci troviamo con una vicenda incredibile su cui l'attenzione dei giornali si è fondamentalmente spenta dopo soli 1-2 giorni.

Probabilmente eravate già a conoscenza di questa storia, ma se non lo siete con una rapida ricerca su Google trovate tutte le notizie che volete. Io vi segnalo solo questo post con qualche video sulla scuola di Adro.

Divagando, nel caso improbile non l'abbiate sentita, vi segnalo brevemente un'altra storia davvero folle: un peschereccio italiano preso a mitragliate ad altezza uomo da una motovedetta libica perché, pare, si trovava in acque che la Libia considera proprie. La cosa che rende il tutto tragicomico è che la barca era stata donata alla Libia dall'Italia (per contrastare l'immigrazione clandestina) e che a bordo della barca c'erano, come da accordi, 6 militari italiani (che sono stati fatti scendere sotto coperta al momento degli spari). Dall'Italia sono arrivate alcune dichiarazioni di (blanda) condanna nei confronti di questa "svista"; a nessuno pare però fregare più di tanto della possibilità che i libici usino regolarmente le barche fornite dall'Italia per prendere a mitragliate i barconi di clandestini...

sabato 11 settembre 2010

L'inviato speciale

Per chi non ne fosse a conoscenza, segnalo il blog di Tom, Un mese in India. Credo possa interessare parecchi dei frequentatori di questo blog.

Spero che Tom mi perdoni la pubblicità non richiesta, ma soprattutto... bravo Tom!

mercoledì 8 settembre 2010

Best ad ever!

sabato 4 settembre 2010

Annual Review

A quanto pare farò il dottorando anche l'anno prossimo. Giovedì ho fatto il mio annual review in cui ho dovuto mostrare i progressi fatti in quest'anno e spiegare gli obiettivi futuri. I due professori che mi hanno esaminato, Nina e Andy Booker, sono parsi soddisfatti, per cui sarò stipendiato anche l'anno prossimo. Non che ci fosserò grossi dubbi, che io sappia nessuno ha mai fallito la prova, non negli ultimi anni perlomeno.

Altra piccola novità, questa negativa. Il Duke Mathematical Journal infatti non ha accettato il mio articolo:

"Regrettably, we will not be able to accept your submission "Smooth second moment of the Riemann zeta-function", to the Duke Mathematical Journal. Your interesting paper should certainly be published, but we receive many excellent submissions at Duke and must make some difficult choices. "

Non è affatto una tragedia, perché il giornale è davvero molto prestigioso, per cui non credo avrò problemi a pubblicarlo altrove, ma un po' ci speravo. Vabbeh, come già detto, "se i tuoi articoli non vengono mai rifiutati, vuol dire che non miri abbastanza in alto".

mercoledì 25 agosto 2010

Diapositive

-How was your holyday?
-Very nice! I went to Ostuni, in the south of Italy, in a "trullo".
-Do you have pictures?
Sì, Orestis, ne ho, 489. Trentun minuti, con la presentazione di iPhoto. Scorrono una dopo l'altra: il trullo, la cena sul pozzo e le schitarrate sul tetto. Fritz, Daniela coi vestiti in prestito e il giocoliere imbranato. La Zumbo, uscita da una notte in treno più sorridente e energetica che mai, Torre Pozzelle e la Giulia e il suo buffo cappello. Matera, i sassi e Bobo Sind. E molto molto di più.

Siamo partiti giovedì 12, confidando più sulla gentilezza altrui che sulla nostra organizzazione. Due giorni prima stavamo ancora rifinendo i piani di una bagnatissima vacanza sul Latemar, mentre la sera prima sapevamo di partire per la Puglia ma senza alcuna idea di dove dormire. Poi, a sorpresa, la chiamata di mio zio che mi chiede se vogliamo stare nel trullo di Angelo, un suo amico. Ovviamente accettiamo, ringraziando entrambi per l'aiuto dato alla nostra richiesta così improvvisa e, naturalmente, per l'ospitalità.

Il trullo era davvero bellissimo, fresco ed accogliente,ma non mi dilungo troppo nella descrizione, potete ammirarlo da voi nella foto qua a destra. A fare da padrone di casa c'era Fritz, un magnifico cagnetto, il cui affetto incondizionato quasi fa tentennare la mia decennale preferenza per i gatti.

La sera, appena arrivati dal lungo viaggio, sfruttiamo subito la magia del trullo: cena sul pozzo e chitarra sotto le stelle. La voce ancora manca, arriverà in treno sabato mattina, fedele compagna di viaggio della Zumbo.

Le immagini seguono e ne arriva una particolarmente buffa: Daniela vestita della canottiera della Giulia e di un canotto arancione, il quale a stento si aggrappa ai suoi fianchi, e in segreto la maledice per il suo assurdo timore che le stiano stretti. Il grazioso quadretto è dono di una sbadata mamma, che, nel prendere dalla staccionata i vestiti del figlioletto, si fa prendere la mano, lasciando in costume la povera Daniela.

Passata la rabbia, ci si può finalmente godere l'acqua azzurra et chiara di Torre Guaceto, non prima però di aver passato la versione acquatica della camminata sui carboni ardenti: la camminata sugli scogli che si nascondono pungenti sotto i primi metri di bagnasciuga.
La sera, poi è tempo di fare la conoscienza con Ostuni, la sua concattedrale e l'improbabile giocoliere, che con il suo vestitino attillato riesce nell'obbiettivo di catturare l'attenzione senza fare assolutamente niente. Prima però abbiamo una piccola emergenza da affrontare: Fritz è uscito dal cancello e per 10 lunghissimi minuti decide di andarsi a fare un giretto per i campi vicini. La giornata si conclude con altre due piccole brutte sorprese: un'insensata multa per divieto di sosta ed il mio ancora più insensato smarrimento della custodia della macchina fotografica (prontamente rimpiezzata grazie al graditissimo regalo di Giulia & Daniela).

La mattina dopo è già tempo di Zumbo. In stazione arriviamo con un piccolo ritardo, conseguenza del mancato funzionamente della sveglia della Giulia, curiosa premonizione freudiana dei simpatici bisticci tra Giulia e Alessandra che daranno un po' di pepe ai giorni successivi.

Dopo aver comprato delle (eccezionali) focaccie per il pranzo, ci rechiamo a Torre Pozzelle (o Pozzella, nemmeno internet chiarisce la giusta grafia) a goderci il mare più pulito, quello che snobbando la sabbia si rifrange direttamente sugli scogli.
Appena tornati dalla spiaggia è già tempo di cenare. Il programma prevede pesce in uno dei molti ristoranti affacciati sul mare, tra Savelletri e Torre Canne. Sarà per la faccia da turisti sprovveduti, o forse per le usanze del posto, sta di fatto che la sola scelta del ristorante determina anche la scelta del menù: il cameriere, probabilmente fuggito da un set di Neri Parenti, infatti decide per noi, indicandoci cosa dobbiamo/possiamo prendere e cosa invece proprio no.

Arriviamo a sera, completamente cotti dalla giornata, riuscendo a trovare le forze solo per contare le stelle cadenti. La sfida dice Giulia 3, Zumbo 2 ed io 1. La Daniela resta ferma a 0, caduta a Morfeo ben prima delle stelle.

Domenica mattina si parte per Matera. Un'ora di viaggio, sostiene mio zio, tre secondo i nostri orologi, i quali risentono però delle confusissime (o inesistenti) indicazioni stradali che ci portano a perderci anche a Castellaneta, il "paese del mito" sostengono le scritte sui muri. Non prima però di esserci intossicati alla sola vista di Taranto, la cui immagine spettrale suggerisce quanto tristemente confermato dai fatti: è la città più inquinata dell'Europa occidentale (e fa davvero impressione leggere che l'Ilva produce l'8,8% dell'inquinamento europeo da diossina).

Matera comunque vale il lungo viaggio, la città è bellissima, e la sua storia la rende ancora più affascinante, suggerendo di aggiungere Cristo si è fermato a Eboli alla lista delle prossime letture. "Come lei davvero non ce n'è" direbbe Bobo Sind, il simpatico ragazzo che ci ha fatto da guida, svelandoci alla fine del percorso che "più che come guida, sono famoso come rapper". Sicuramente sarà vero, e la canzone Come te Matera dopo qualche ascolto diventa anche abbastanza piacevole, ma..... un bel po' di lezioni di canto non potrebbero che fargli bene.

Il ritorno a Ostuni non è più veloce dell'andata, rallentati da un incidente che ci obbliga a ripercorrere alcune sperdutissime stradine di campagna. Buon test comunque per la mia copilota, Daniela, pronta a rimpiazzarmi ottimamente quando il mio occhio sinistro decide di giocarsi in un colpo solo tutta la sua scorta di lacrime.
La sera cena tranquilla al trullo e poi subito tutti a nanna, a recuperare le energie per lunedì, il nostro ultimo giorno a Ostuni.

Durante il giorno andiamo nuovamente a Torre Pozzelle, passando la giornata tra prove di tuffi, ambronzature a chiazze (Giulia) e sbeffegiamenti per il candore della mia pelle (pare che un bambino incrociandomi in spiaggia mi abbia indicato al padre con la frase "papà, hai visto com'è bianco!?"). Un momento particolare è catturato dall'immagine qua a fianco: è probabilmente l'unico istante della giornata in cui una bambina paffutella si è allonata da quegli scogli, per tutto il resto del tempo infatti è rimasta ferma sul ciglio, cercando disperatamente il coraggio necessario per tuffarsi.

Per concludere in bellezza, la sera ceniamo a Cisternino, un bel paesino che si staglia sulla Valle d'Itria, offrendo un magnifico panorama. La cittadina la sera si trasforma in un gigantesco ristorante specializzato in carne, che va scelta direttamente in macelleria, e viene poi cucinata nel ristorante vero e proprio. Il cibo è ottimo, ma le nostre facce ed i vassoi ancora pieni mostrano anche l'altro lato della serata: 4kg di carne sono troppi per quattro persone, e lo sono ancora di più se 2 di queste non sono granché come carnivore. Il bollettino di guerra racconta di 2 kg mangiati ed altri 2 avvolti dalla carta stagnola e poi tornati a Padova con noi.

Il giorno dopo, martedì, già è tempo di tornare,  carichi di stracciatella, burrata, taralli ed orecchiette. Con il viaggio finiscono anche le foto (a proposito, se seguite i vari link qua sopra ne troverete parecchie di nascoste), ed è finalmente tempo di rispondere alle domande lasciate in sospeso: sì siete state fantastiche! Grazie davvero per questa splendida vacanza, mi avete dato energia a sufficienza per resistere altri tre mesi in terra inglese, e non è poco, ma soprattutto...... quando si riparte!? :)

P.S. Piccola postilla per un ulteriore forte ringraziamento a zio e Angelo per l'aiuto, la ospitalità e la gentilezza.

giovedì 19 agosto 2010

XXVI

Mi infastidisce sempre il mio compleanno, anche se non ho mai capito bene il perché. A naso, credo che il motivo vada ricercato in un opportuno mix tra i punti seguenti
  • non mi piace stare al centro dell'attenzione; 
  • il mondo sostiene che dovrebbe essere un giorno diverso (e migliore), quando invece è più o meno come gli altri;
  • il mondo si aspetta che sia un giorno diverso (e migliore) dagli altri;
  • bisogna pensare a cosa fare (e se fare qualcosa);
  • simboleggia il tempo che passa (in realtà sento molto poco questa cosa, o meglio, la sento tanto quanto gli altri giorni, ma dato che è una cosa che molti sentono magari ha qualche effetto anche su di me).

giovedì 12 agosto 2010

Chiuso per ferie

Da domani fino al 17 agosto sarò in Puglia con tre fantastiche compagne di viaggio. Ci sarà da divertirsi!

martedì 3 agosto 2010

Torte, mattoni e tanto alcol

Un po' di problemini.
  1. Un mattone pesa un Chilo più mezzo mattone, quanto pesa un mattone?
  2. Un ragazzo goloso e ritardatario porta una torta rettangolare ad una festa, ma non riuscendo a resistere ruba una fetta rettangolare nel tragitto (in una posizione qualsiasi, anche storta). Arrivato tardi alla festa si ritrova solo col festeggiato e così decidono di tagliare il rimanente della torta esattamente a metà. Per evitare di fare disastri vogliono fare un solo taglio con un lungo coltello, come fare? Non vale tagliare a metà la torta in orizzontale, ché se no uno si cucca tutta la panna (cit. Vale).
  3. Volete sapere come ha fatto Gesù a trovare quel vino alle nozze di Cana? Semplice, ha preso una grande otre piena di vino ed una di acqua (della stessa capienza). Quindi ha preso un bicchiere dall'otre dell'acqua e l'ha versato nell'otre del vino (senza che fuoriuscisse) e, in seguito, ha versato un bichiere dal vino annaquato e l'ha versato nell'otre d'acqua. E qua sta la spiegazione del miracolo; tuttavia Bartolomeo aveva la tendenza di farsi domande strane e così si è chiesto se la percentuale di acqua nella brocca del vino fosse superiore, inferiore o uguale alla percentuale di vino nella brocca dell'acqua. Sapete aiutarlo? (Notate che all'epoca non era ancora noto che il vino è in gran parte d'acqua, per cui non tenete conto di questa cosa).
Il primo quesito me lo ricordo fin dall'infanzia, pronunciato molto velocemente, come una filastrocca. Per un po' non sapevo/comprendevo la soluzione, poi a un certo punto l'avevo finalmente capita o perlomeno imparata. Un anno fa, avevo fatto la domanda a un po' di persone e ricordo che parecchie erano in difficoltà, un problema semplice posto in modo strano può mandare in confusione tanta gente.

Il secondo e terzo quesito mi sono stati proposti stasera da Damiano, il secondo ha una soluzione particolarmente interessante; il terzo va un po' contro la mia intuizione immediata, ma, una volta formalizzato, la soluzione è ovvia (in realtà, ripensandoci, mi rendo conto che c'è un modo di vederlo in cui la soluzione è davvero banale). Se volete un suggerimento, non chiedete alla Vale! (Cito più o meno testualmente: "Si, cioè, è ovvio che è XXX, perché se prendi un pochino di acqua lo versi nel vino è praticamente solo acqua, poi lo versi, cioè è ovvio, perché un pochino poi lo riversi, poi, è ovvio! Sì, insomma è ovvio! Perché... Ad libitum." Per la cronaca, lei aveva ragione sulla soluzione).

Sulle nozze di Cana c'è un'altra versione accreditata dalla storia: vino solubile!

martedì 27 luglio 2010

Follia nucleare


Ogni puntino è un'esplosione nucleare. Il video parte piano, ma presto (verso i 3 minuti) inizia il concerto. Si ferma al 1998, anno in cui India e Pakistan si uniscono alla pazzia.

Video preso da qua.

domenica 25 luglio 2010

Perché scelgo di non insegnare il prossimo anno accademico

Pubblico qua sotto un articolo di Paolo Guiotto (qua il suo sito personale, e qua la sua pagina su Facebook su cui è abbastanza attivo), ricercatore di matematica all'università di Padova (ed anche mio professore in un paio di corsi) e da un anno membro del consiglio comunale di Padova.

Finalmente la singolare protesta in atto in molte Università italiane è uscita dalle “mura” degli Atenei e ha cominciato a prendere posto nel dibattito pubblico. Come molti colleghi, anch'io ho dolorosamente scelto di non insegnare il prossimo anno accademico e vorrei condividere le mie motivazioni che, credo, siano quelle di molti.
Da oltre 12 anni insegno analisi matematica nelle Facoltà scientifiche dell'Università di Padova. Ho insegnato a Matematica, Fisica, Ingegneria e Informatica, inizialmente svolgendo esercitazioni nei corsi e successivamente assumendomi la responsabilità di corsi interi. Ho insegnato e sono tutore per gli studenti della Scuola Galileiana, la “Normale” di Padova, la scuola di eccellenza che ogni anno vede qualche centinaio di giovani concorrere per 24 posti tra discipline umanistiche e discipline scientifiche.
L'insegnamento all'Università è parte integrante dell'attività di ricerca. Anzitutto nei corsi più avanzati, dove si insegnano tematiche di ricerca e si avviano i giovani più promettenti a questa difficile attività professionale. Ma anche nei corsi di base, perché sono il primo impatto con uno studio che richiede un rigore ed un approfondimento straordinari. Perché il metodo scientifico richiede rigore e precisione, richiede che ogni tesi sia sostenuta da argomentazioni razionali.
Ogni anno si ha una gratificazione immensa nel conoscere nuovi giovani che sono curiosi, motivati e appassionati in quello che fanno. E a noi tocca il delicato compito di orientare quest'energia, stimolarla, farla crescere, trasformarla in creatività scientifica. Non c'è una ricetta, c'è tanta passione che molti ricercatori e professori mettono in questo lavoro, spesso denigrato dalla faciloneria qualunquista di chi pensa che dispensiamo solo titoli di studio.
Arriva poi un giorno, arriva sempre. Arriva poi il giorno che un giovane in gamba ti chiede: “io vorrei continuare a studiare, fare il dottorato, fare ricerca nella vita; mi può dire quali prospettive ci sono?”. Conoscendo la situazione, si entra in conflitto tra l'amore per il proprio Paese e le aspettative dei nostri giovani migliori. Vorresti poter dire che le opportunità da noi ci sono. Ma se sei onesto con te stesso e con la persona che hai di fronte sai che non puoi rispondere così. Perché, ad oggi, questa è la verità. E non è dettata da un assunto politico o da una ragione teorica. La realtà è quella che conosci per l'aver visto che fine hanno fatto i migliori studenti dopo 10 anni dalla loro Laurea. Qualcuno ha scommesso sul cavallo giusto, è andato all'estero, chi in Francia, chi in Inghilterra, chi negli Stati Uniti. Nelle migliori Università, giacché la qualità della nostra formazione universitaria all'estero è riconosciuta. E queste persone lo dimostrano. Qualcun altro ha scommesso sul cavallo sbagliato: restare in Italia. Ha fatto il dottorato (3 anni), poi una borsa post-dottorato (2 anni), poi magari un assegno di ricerca (2+2 anni). Nel frattempo ha pubblicato, magari su riviste internazionali, magari anche ricerche importanti, citate da altri, riconosciute. Eppure, passata una decina di anni dalla Laurea, il Paese non è stato in grado di riconoscere la qualità di questa persona. E allora, per onestà, ho cominciato a dire: “vai via! Vai all'estero!”. A tutti.
Non sono contento di questa scelta. Ma trovo moralmente disonesto illudere un giovane. M'immedesimo in lui/lei perché anch'io ci sono passato, e non lo trovo giusto. In questo periodo ricevo ogni giorno qualche mail da un ex studente/ssa che ora vive e lavora all'estero, che a suo tempo ha fatto la scelta di andarsene. Così come vedo di tanto in tanto giovani promettenti che hanno fatto la scelta sbagliata, rimanendo in Italia. Lascio al lettore immaginare le mie emozioni di gioia e di tristezza.
Noi protestiamo, e credo di interpretare un comune sentire, perché vogliamo un Paese che sappia valorizzare i suoi figli migliori, non uno che li illuda, come sta facendo il Governo con la riforma Gelmini. Parafrasando il titolo di un celebre film dei fratelli Cohen, ciò che prefigura il DDL Gelmini “non è un Paese per giovani” e noi faremo il possibile perché ciò non accada.

sabato 24 luglio 2010

Palo Alto n. 2

Ieri mattina sono tornato a Bristol da Palo Alto, dopo un viaggio di ritorno come al solito stressante e scombussolante (vedi ad esempio la dormita da 14 ore di questa notte, o il fatto che alle 7 e mezza di mattina io sia ancora sveglio).
La mia permanenza all'American Institute (AIM) è stata indubbiamente molto positiva, sia per lo studio che per tutto il resto. Un piccolo resoconto l'ho promesso a molti, per cui mantengo la parola, buona lettura.

Iniziamo dal clima. Le nuvole non si sono fatte vedere, come l'altra volta d'altra parte: in 2 mesi totali di Palo Alto non c'è stata una giornata che non fosse di cielo sereno; di pioggia, ovviamente, neanche a parlarne. Quanto alle temperature, questa volta erano un pochino più basse dell'anno scorso, con le massime intorno ai 25-26 gradi ed umidità praticamente nulla. Insomma, clima quasi perfetto (dico quasi perché avrei preferito le massime sui 28-30 gradi; lo so, sono incontentabile..).

Ero alloggiato al Creekside Inn, un albergo nel centro di Palo Alto. La stanza era molto carina, con tv con schermo gigante, molti (troppi!) cuscini, letto King size, terrazza, poltrona e un paio di divani, e, soprattutto, con tutto il necessario per farsi da mangiare. Quest'ultima, qualità davvero importante, ché non sarei sopravvissuto a 3 settimane di junk food (cibo spazzatura) o, in alternativa, di cene solitarie in ristoranti.

La principale differenza dell'AIM rispetto all'anno scorso consisteva nella presenza di qualche altro ragazzo: l'anno scorso, a parte i soliti visitatori settimanali, di fatto c'erano solo 4-5 professori, mentre quest'anno a questi si sono aggiunti 4 Post Doc (e qualche altra persona), rendendo l'istituto molto più vivace.
Dal punto di vista dello studio ho avuto modo di lavorare parecchio e, anche se non ho fatto grossi progressi in una singolo progetto, ho fatto vari piccoli passi iniziali in molte nuove possibili direzioni. Avrò parecchio da lavorare per provare a portrarli avanti tutti, ma almeno la probabilità che qualcuno funzioni è decisamente più alta. In generale, l'impressione è che lavorare con Brian che tutti i giorni mi chiede se ho fatto progressi e dandomi idee nuove sia decisamente più prudottivo che stare a Bristol, anche se indubbiamente, sul lungo periodo, la mancanza di altri PhD sarebbe abbastanza spiacevole.
Studio a parte, dell'AIM ricordo con molto piacere le partite di bocce, di cui ho già parlato, che quest'anno hanno preso il sopravvento sulle partite di croquet con cui si alternavano l'anno scorso.

Durante i weekend, avrei avuto la possibilità di andarmi a fare qualche giretto, ma in realtà di mio non mi sono mosso. L'intenzione era di visitare (su suggerimento di Enrico) il Googleplex, situato poco lontano da Palo Alto, ma dopo una veloce ricerca ho avuto l'impressione che non fosse veramente un posto per turisti. A San Francisco, poi, ero già stato 3 volte l'anno scorso e dovrei tornarci per un mese (a Berkley) ad aprile, per cui il secondo weekend, l'unico in cui mi sono scelto le mie attività, l'ho passato essenzialmente al parco a leggere I fratelli Karamàzov (gran bel libro, anche se ancora non l'ho finito, è bello lungo).
Gli altri weekend li ho lasciati all'iniziativa di Brian, che, nella sua consueta gentilezza, mi ha organizzato delle gran belle giornate. La prima domenica sono andato a casa sua, a Morgan Hill, a festeggiare la cacciata degli inglesi. Gran bella festa, con parecchia gente simpatica, tra cui il nipotino di pochi mesi di Brian, che già inizia a muovere i suoi primi passi. La giornata se n'è andata tra ottimo cibo, partita di croquet, visita allo stupendo (ed è dire poco) campo da golf privato di Mr Fry, e l'osservare Brian che girava col monociclo (già, ha appena imparato a usare il monociclo e di giocolare era già capace, notevole, no?).
L'ultimo sabato invece sono andato a San Francisco nel pomeriggio, per poi incontrarmi sulle sei con Brian e Jen, una delle sue figlie, per vedere la partita di Baseball tra (SF) Giants e (NY) Mets, ricevendo in regalo, noi come i primi 20.000 spettatori, un buffo bubblehead di Tim Lincecum, incredibilmente apprezzato da Brian e tutti gli altri fan. La partita, vinta dai Giants, è stata molto piacevole, col chiaro esempio di quanto siano migliori di noi gli americani in questo genere di cose: infatti, più che la partita, erano davvero notevoli lo show, che rendeva piacevoli anche i mille momenti morti dei match di baseball, il magnifico stadio, pieno di negozi e venditori di cibo, e i vari tifosi, che passavano gran parte del tempo a mangiar panini e bere birra. Credo che la quantità di soldi che faccia ogni giorno quello stadio sia enormemente superiore a quanti ne faccia San Siro, per quanto la capienza di questo sia il doppio (poi bisogna moltiplicare il tutto per il centinaio di partite annuali che i Giants giocano in casa).
Finita la partita, siam tornati a casa di Brian e la mattina successiva sono partito, con Brian, Jen e il ragazzo di lei, alla volta di Carmel-by-the-Sea, la città di Clint Eastwood, di cui Clint è stato anche sindaco negli anni ottanta. A Carmel, Eastwood possiede un campo da golf (la cui tassa di iscrizione Wiki dice essere di $500.000, solo su invito naturalmente) e il Mission Ranch, una vecchia missione a cui sono stati aggiunti un hotel e un ristorante. Noi siamo andati là per il ristorante, per la precisione per un brunch sottoforma di un maginfico buffet. La vista dai posti a sedere all'aperto era davvero gradevole, ma le cose migliori erano indubbiamente la qualità e la varietà di cibi disponibili; la forma di buffet, poi, mi ha permesso di ingozzarmi in modo spudorato delle tantissime delizie che mi venivano offerte. Sul sito trovate un menu (per altro non esaustivo) con le vari pietanze disponibili, se passate di là vale la pena spendere quei 40 dollari.
Finita l'enorme mangiata a Carmel, io e Brian abbiamo salutato Jen e il suo ragazzo e ci siamo diretti verso Monterey, la cittadina su cui sorge l'incredibile acquario (il secondo negli US) che già avevo visitato l'anno scorso. Là abbiamo affittato due kayak e, armati di remi e vestiti di megatutona, ci siamo avventurati tra le acque della baia. Durante l'escursione abbiamo potuto vedere da molto vicino una quantità spropositata di leoni marini (probabilmente più di un migliaio), sei otarie (molto simili ai leoni marini, anche se un po' più "coccoli" e enormemente più rari), parecchi pellicani e molti altri uccelli. In acqua siamo stati tutta il pomeriggio (5 ore totali), passando davvero una bella gioranta, sicuramente migliore delle mie aspettative da pantofolaio. Da rifare, prima o poi.

Leggendo tutto questo, avrete capito quanto gentile nei miei confronti sia stato Brian e quanto gli debba essere grato, e, se non l'avete ancora fatto, lo capirete sicuramente leggendo che per tutte queste cose ha sempre pagato lui: parita di Baseball, Kayak, ristorante e tutto il resto.


C'entra poco, ma vi comunico che da ieri e da mercoledì abbiamo una nuova matematica (110) e un nuovo ingegner matematico (110L), congratulazioni a Marta e Tom!
E già che ci siamo facciamo pure le congratulazioni ad Alessandro, che è finalmente un dottore in pieno diritto di operare!

martedì 20 luglio 2010

Uno zingaro è un trucco

All'American Institute, ogni giorno, appena dopo pranzo, si gioca una partita a bocce, di solito con 6-7 partecipanti, due bocce a testa. Le regole di base sono quelle normali, con una piccola differenza: se una boccia tocca dell'asfalto o del cemento la palla è "out of game". La cosa rende il tutto molto più interessante, e il boccino viene tirato ogni volta in posti più strani: oltre ai tiri normali in mezzo al parco, il boccino talvolta finisce in cima a una mini collina (con le bocce che se non sono tirate perfettamente rotolano lontano), talvolta attaccato all'asfalto (o addirittura sopra), o nella sabbia del parco giochi, o tra le radici di uno dei 6 grandi alberi piantati agli angoli del parco, o in un piccolo disco di terra circondato da asfalto, o in una striscia di legno veloce con bordi in cemento.
Nella partita di oggi, è successa una cosa piuttosto insolita. Il boccino era stato tirato tra le radici di uno degli alberi. Uno dei primi tiri si è infilato tra le radici, ha toccato il tronco dell'albero, è risalito per una ventina di centimentri, è là si è incastrato in una piccola incavatura del tronco. Uno delle ultime palle lanciate ha seguito lo stesso percorso, è salita a sua volta lungo il tronco, ed è atterrata proprio sopra l'altra boccia, senza cadere, in un equilibrio instabile quanto improbabile.
Ma la vera sorpresa è arrivata quando siamo andati a riprendere le bocce: non era l'albero ad essere molto incavato, bensì c'era qualcosa appoggiato alla base dell'albero. Uno scoiattolo, morto. Le bocce erano in equilbrio sopra la sua testa. La cosa era resa ancora più insolita dalla particolare posizione assunta dall'animale: seduto per terra, con la schiena appoggiata all'albero e le zampette appoggiate sopra i piedini. Gli occhi erano aperti e, se non fosse per l'immobilità e la posizione, non si sarebbe potuto capire che era morto: sembrava in ottima forma, grassotello e col pelo spendente.
Uno zingaro avrebbe parecchio materiale per leggerci un qualche segno. E, per la cronaca, alla fine io ho vinto quel punto, chissà questo che significato potrebbe avere.

domenica 11 luglio 2010

Woody gets lost in translation

Guardandomi in italiano l'episodio linkato nel post precedente, ho notato una differenza abbastanza significativa dalla versione originale: Woody infatti prima di lanciarsi esclama "At least he's Jewish" che nella versione italiana è diventato "Dio me la mandi buona". Non capisco proprio il senso di questo cambiamento, visto che la battuta non era certo difficile da rendere in italiano. In tutti i film di Woody Allen, poi, il riferimento all'ebraismo è uno dei temi più ricorrenti, per cui cambiare senza motivo la battuta del momento culmine dell'amples episodio, mi sembra una grossa cazzata.

Qualche settimana fa ho comprato un cofanetto con 7 film di Woody Allen. Un grosso pregio del cofanetto è che contiene le tracce audio in varie lingue, inglese e italiano compresi. Dato che in alcuni film c'erano alcuni pezzi che faticavo a capire in inglese, ho oscillato spesso tra le due lingue (o anche in italiano con i sottotitoli in inglese!) e ho notato che lo stravolgere battute è una cosa frequentissima. Io capisco che il primo obiettivo di chi scrive le traduzioni non sia essere totalmente fedeli all'originale, ma rendere il film comprensibile e interessante; tuttavia alcune volte i cambi vengono effettuati anche su battute che si possono tranquillamente rendere in italiano e che hanno come unico difetto non essere particolarmente brillanti o divertenti indipendentemente dalla lingua. In questi casi, secondo me una traduzione fedele sarebbe di gran lunga preferibile, perché io gradirei di gran lunga vedere il film di Woody Allen, non una rielaborazione di un qualche sconosciuto traduttore.

Questi problemi ovviamente non riguardano solo i film di Woody Allen, ma ho la speranza, probabilmente vana, che col passare degli anni le traduzioni siano diventate più precise (perlomeno per i film d'autore).
Questo comunque non è l'unico problema del doppiaggio ed anche i doppiatori stessi sono meno perfetti di quello che si pensi (o perlomeno di quello che pensavo io). In particolare, le voci della versione italiana hanno spesso un leggerissimo tono patinato che ricorda un po' le soap o i telefilm girati in Italia. Intendiamoci, la qualità media dei doppiatori italiani è nettamente migliore di quella degli attori televisivi, ma quel tono che si percepisce appena resta comunque un pochino fastidioso e soprattutto non è presente nelle versioni originali (americane).

Morale? Guardate film (e telefilm) in lingua originale! Non foss'altro che per migliorare l'inglese!

sabato 10 luglio 2010

Cosa avviene durante l'eiaculazione?


Grande Woody!

giovedì 8 luglio 2010

To the happy few: A Gamma function identity

Oggi ho scoperto una formula matematica davvero sorprendente, immagino che a gran parte di voi non interesserà minimamente, ma chissà, magari qualcuno riuscirà ad apprezzarne in tutta la sua bellezza.

L'unico prerequisito è la conoscenza della funzione Gamma, Γ(s), che più o meno tutti i matematici dovrebbero aver visto e credo che anche fisici, ingegneri (che per fare i fighi la chiamano funzione Gamma completa) ed altri la usino spesso. In Teoria dei Numeri analitica, poi, la funzione Gamma compare in continuazione, per cui posso dire che è una mia fedele compagna di vita.

Sui numeri complessi di parte reale positiva la funzione Gamma si può definire come
$$\Gamma(s) = \int_0^\infty t^{s-1}\,e^{-t}\,dt$$ e la sua proprietà più importante è che estende il fattoriale, in altre parole, sugli interi postivi vale
$$\Gamma(n+1) = n!.$$ Come detto, la definizione che ho dato sopra vale solo per i complessi con parte reale positiva, ma non è difficile provare che si può estendere a tutto il piano complesso (con poli negli interi non negativi).

Bene, ora che sapete tutto quello che serve, eccovi la formula:
$$\sum_{m=0}^\infty\frac{\Gamma(s+m)}{\Gamma(m+1)}=0,$$ valida per s di parte reale negativa. Insomma la funzione sulla sinistra non è altro che un modo complicato per scrivere 0. Un'identità così semplice (ma non banale) e valida indipendetemente da s è davvero qualcosa di magico.

Questa formula è un caso particolare della più nota formula di Gauss riguardante le funzioni ipergeometriche
$$\;_2F_1 (a,b;c;1)=\frac{\Gamma(c)\Gamma(c-a-b)}{\Gamma(c-a)\Gamma(c-b)},$$ valida per Re(c-a-b)>0. Applicandola ad a=s, e b=c=1, si trova
$$\;_1F_0 (a;1)=0$$ (dato che Γ ha un polo in 0, per i profani "Γ(0)=∞", e che i b e c ai lati del primo punto e virgola si cancellano), e questa è equivalente alla formula enunciata sopra. Sebbene la formula di Gauss sia abbastanza conosciuta (io me n'ero imbattuto più o meno un anno fa, e da allora mi è più volte tornata utile), questa sua facile ma sorprendente conseguenza non si trova facilmente in giro e, con mia grossa sorpresa, nemmeno Brian l'aveva mai incrociata.

Avrete ormai capito quanto quest'identità mi avesse sorpreso e, quindi non vi stupirà il fatto che abbia perso parecchio tempo a cercare conferme della veridicità della stessa. Quella definitiva l'ho avuta dal magnifico sito che è Wolfram Alpha (gli happy few che sono arrivati fino a qua ne prendano nota, perché è davvero utile), che mi suggerisce (cercate "sum from n=0 to k of Gamma(s+n)/Gamma(n+1)") l'uguaglianza
$$\sum_{m=0}^k\frac{\Gamma(s+m)}{\Gamma(m+1)} = \frac{\Gamma(k+s+1)}{s \Gamma(k+1)},$$ la quale, facendo tendere k all'infinito, ci ridà (per Re(s)<0) l'identità che cercavamo.

mercoledì 7 luglio 2010

Creekside Inn

C'è una cosa che accomuna tutti gli hotel che ho girato qua negli USA: i letti (rigorosamente matrimoniali) sono sommersi da 7 cuscini (altri due sono sopra il divano). Non ho idea di come si regolino gli alberghi europei (o quelli degli altri continenti), ma questa cosa a me sembra abbastanza inutile. Completamente assurdo è invece il fatto che ogni sera mi tocca rispostare 5-6 cuscini dal letto al divano, perché quando torno a casa me li ritrovo puntualmente tutti sul letto. Poveri cuscini, immagino che farsi avanti indietro per 20 giorni possa essere piuttosto stressante!

sabato 3 luglio 2010

News

E' da un po' che non vi faccio sapere cosa sto combinando da queste parti, e quindi è bene che ci sia un viaggio in aereo ad arrivarmi in soccorso ed a spingermi a raccontarvi un po'.

Inizio dal presente, e cioè da questo viaggio. Al momento sono in volo tra New York e San Francisco, da cui mi recherò a Palo Alto per 3 settimane di vacanza studio con Brian. Cose da fare in California ne ho parecchie, perché un mesetto fa mi è stato assegnato un argomento al contempo molto interessante e molto impegnativo e, per una serie di motivi, praticamente non ho ancora iniziato a guardarlo. Spero di avere comunque il tempo di godermi il sole della California, che sono già certo non mancherà di farsi vedere e, vi assicuro, merita un po' di venerazione. I primi raggi dovrei prenderli già domani, a casa di Brian, il quale, nella sua consueta gentilezza, mi ha invitato a celebrare nella sua (bellissima) casa il 4 luglio (ossia la scacciata dei cattivoni inglesi).

I miei programmi post-California prevedono qualche giorno di Bristol e poi 3 settimane di Italia. Il biglietto di partenza è per il 28 Luglio, mentre quello di ritorno dovrebbe essere per il 20 agosto. Sicuramente in queste tre settimane dovrò essere più produttivo dei miei ritorni precedenti, il 2 settembre infatti mi aspetta la Review del mio (formalmente) primo anno di dottorato, e dovrò perder tempo a scrivere noiosissimi saggi su quel che ho fatto quest'anno (il più spaventoso dei quali consiste nello spiegare come sono aumentate le mie transferable skills..).

Un altra grossa novità prevista per settembre è che avrò un nuovo coinquilino. Mike infatti finirà a breve il dottorato e quindi dovrà cercarsi un'altra casa, dato che qua nelle case abitate da studenti non bisogna pagare tasse e quindi se rimanesse dovrebbe pagarsi la tassa su tutta la casa da solo (e non sono affatto poche sterline). Tra l'altro non sa neanche se rimarrà a Bristol o si trasferisce da qualche altra parte, per cui..
Fattostà che ci stiamo cercando un nuovo coinquilino, cosa resa decisamente più difficile dal fatto che saremo praticamente tutti via per gran parte dell'estate e la nostra landlord vorrebbe che firmassimo il contratto fra non molto tempo. Di conseguenza, se siete interessati a una stanza a Bristol è il vostro momento, non avete che pochi giorni!

Esauriti presente e futuro non resta che il passato. Qua una prima notizia importante da dire è che ho spedito un altro articolo a un giornale, precisamente il Duke Mathematical Journal. Il nome ve lo dico perché è la cosa più interessante: è un giornale molto prestigioso, per cui se me lo accettassero sarebbe fantastico. Appunto per questo, non sono totalmente convinto della scelta fatta, ma ai miei supervisor l'articolo piace molto e a quanto pare la filosofia a cui mi dicono dovrei fare riferimento è "se i tuoi articoli non vengono mai rifiutati, vuol dire che non miri abbastanza in alto", per cui aspetto speranzoso e incrocio le dita.

Altra notizia dal recente passato è la visita della mia cuginetta più grande (Noemi), che è venuta a trovarmi per una decina di giorni di Inghilterra finiti domenica scorsa. Vi confesso che all'inizio ero un pizzico preoccupato: non sapevo bene cosa farle fare per tutti quei giorni, ché 10 giorni non sono pochi e Bristol non è poi così grande, ma alla fine quei dubbi si sono molto presto rivelati infondati e il tempo è scorso via davvero veloce, riempito da un sacco di attività e divertimenti vari. Di grandissimo aiuto è stato sicuramente il tempo che, faticherete a crederci, è stato fantstico: non solo dieci giorni senza pioggia, ma addirittura dieci giorni di caldo e col sole che quasi quasi riusciva persino a scottarmi.
Tra le tante cose fatte, degni di nota sono la visita allo Zoo di Bristol, che non avevo mai visto e mi ha decisamente sorpreso in positivo dato che, viste le dimensioni, mi aspettavo uno zoo sfigatissimo; la visione di uno dei film più brutti che abbia mai visto; le partite dell'Italia (e della Germania) viste a Queen square con gli italiani che stravincono con i tedeschi in quanto a calore del tifo e i tedeschi che stravincono in quanto a risultati; la visione della Camera Oscura in cima alla torre che dà sul ponte (era dalla mia prima settimana di Bristol che ci volevo andare, ma non l'avevo mai trovata aperta, per cui temevo l'avessero chiusa del tutto); la visita a Bath che mi ha rivelato parti della città che mi erano ancora sconosciute; la cena cinese e la pizza cucinata per tutti. Questo a Bristol, ma la sua visita non si è fermata là, abbiamo infatti passato gli ultimi due giorni a Londra, con un rapido giro per la città inframmezzato da un concerto dei Pearl Jam (molto carino, per quanto io non conoscessi nemmeno una canzone!).
Insomma, anche dal solo elenco avrete capito che questi dieci giorni sono stati davvero molto piacevoli, per cui, Noemi, grazie mille per la visita e torna a trovarmi quando vuoi! (Cosa che vale anche per tutti gli altri, la mia casa è sempre aperta alle visite! :))

giovedì 1 luglio 2010

TeleArcore

L'altro ieri Marcello Dell'Utri è stato condannato in appello a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Guardatevi come il Tg1 ha riportato la notizia (ecco il link), cose da non credere... Davvero.

mercoledì 30 giugno 2010

Informazione malata, deliri a catena

Probabilmente non ne potrete più di sentire il suo nome, visto che oggi l'ho citato già parecchie volte (anche se a ripensarci, mi sa che tra i quattro post di questa notte questo sarà il primo che leggerete..), ma anche questo post è basato sul blog di Paolo Attivissimo. Ce li avevo in sospeso da un po' ed adesso che ho un minimo di tempo ve li riverso tutti insieme.

Tempo fa avevo sorriso parecchio al seguente commento della Giulia:
"Mi stupisce che anche La Stampa pubblichi cose senza controllarle... ho sempre pensato che fosse un giornale serio!".
Mi sa che dopo questo post si convincerà che di giornali seri in realtà non ce ne sono, non quelli su internet perlomeno.

Tutte le segnalazione qua sotto provengono dal blog di Attivissimo, e per precisione sono tutte riferiti ad articoli scritti negli ultimi venti giorni da giornali italiani.
  1. L'Ansa pubblica la notizia che i funzionari della Dogana di Chiasso hanno sequestrato 3 banconote dello Zimbawe dal valore di 4.5 milioni di Euro. Ovviamente la cosa non è minimamente credibile ed in effetti il valore delle banconote era in realtà 4.5 milionesimi di Euro (c'è una forte svalutazione in Zimbawe...), in compenso vari giornali hanno pubbilcato la notizia senza alcun controllo (per approfondamenti vedi qua).
  2. Repubblica fa un pasticciaccio confondendo i fondatori di Facebook e di Google, una volta accortisi dell'errore correggono, ma fanno ancora peggio continuando con la confusione tra i due colossi (per approfondamenti vedi qua).
  3. Il Corriere e molti altri si inventano gravi falle nel sistema di sicurezza dell'iPad arrivando a dire che gli intrusi "hanno violato il network di AT&T accedendo alle email di personalità come il capo di gabinetto della Casa Bianca, Rahm Emanuel, il sindaco di New York, Michael Bloomberg e l'amministratore delegato del New York Times, Janet Robinson, che ora potrebbero diventare di dominio pubblico" ed altre cose assolutamente false (per approfondamenti vedi qua).
  4. L'Ansa, seguita tra gli altri dall'Unità, afferma che "il Sistema Solare entrera' nella ''Bolla locale', una zona della Via Lattea che e' una 'fornace'. Si tratta di un'area ad alto rischio per la pioggia di radiazioni cosmiche. Il Sistema solare si troverebbe quindi sull'orlo di una gigantesca regione interstellare larga centinaia di anni luce, composta di gas rarefatto, turbolento e incandescente, dove le temperature raggiungono milioni di gradi" (notare, tra l'altro, gli accenti fatti con gli apostrofi, forse almeno all'Ansa una tastiera italiana potrebbero permettersela...). Catastrofismo totalmente ingiustificato, visto che di vero c'è solo che forse (forse) passeremo per una "nube di gas espulsi da un'antica stella esplosa, una supernova", e che comunque "l’effetto di tutto questo, sulla Terra, sarebbe praticamente inesistente" (per approfondamenti vedi qua).
  5. Il Messaggero e altri scrivono un pezzo su un avvistamento di Ufo a Sabaudia; il Tg5, che non si fa mancare niente, ci propina un servizio su questo "contatto sugli alieni" (per approfondamenti vedi qua).
  6. Repubblica beccata a usare il traduttore automatico: traduce infatti anche i nomi delle persone e la centenaria Dorothy de Low diventa, secondo il commento e il video di Repubblica, la signora Dorothy de Basso (per approfondamenti vedi qua). Tra l'altro sempre Repubblica qualche giorno fa dimostra di avere anche altri problemi con l'inglese, pubblica infatti delle foto del principe William mentre compra delle "pizze surgelate con i peperoni". Ora, io pizze surgelate ai peperoni in 2 anni di Inghilterra non ne ho mai viste (neanche non surgelate in realtà), mentre una delle pizze più diffuse in assoluto è la "pepperoni pizza", che è praticamente una diavola. Non ho fatto controlli (né l'ho letto sul blog di Attivissimo o altrove), ma scommettiamo che....
Le seguenti due sono leggermente più vecchie, ma sono assolutamente esilaranti per cui ve le segnalo.
  1. Titolo del Corriere del 26 maggio: "primo uomo infetto da virus per PC" (che riprende un articolo della BBC). A quanto pare "dispositivi medici avanzati come pacemaker o impianti cocleari possono essere vulnerabili ad attacchi di hacker". Cazzate ovviamente e la BBC si è poi scusata (per approfondamenti vedi qua).
  2. Il 7 maggio Repubblica scrive un articolo su una donna "dotata non si sa come di poteri eccezionali che le consentono di vedere e prevedere le malattie degli altri guardando dentro i loro corpi come fosse una macchina per le radiografie". Tutto questo presentato da Repubblica come fosse una certezza, senza dare adito ad alcun dubbio. Seguendo le deduzioni (più che credibili) di Attivissimo risulta che molto probabilmente il "corrispondente " di Repubblica abbia ripreso la storia dal sito russo "Paranormal-news.ru", già dal titolo capirete che affidabilità possa mai avere.... (per approfondamenti vedi qua e qua).
Allora Giulia, che ne pensi di questi "giornali seri"? Non pensavi che fossimo arrivati così in basso, eh?

La morale comunque è una sola: diffidare fortissimamente degli articoli su internet dei vari giornali (ed in particolare quelli su argomenti informatici o su storie scritte solo per catturare l'attenzione dei lettori).

Attenti alle tab

Aprite questo link su un'altra tab (è sicuro, non preoccupatevi!), dateci un'occhiata veloce e poi tornate qua. Guardate per qualche secondo la foto in cima al blog e poi tornate sulla pagina di prima. Trovato sorprese?

Quel sito mostra il funzionamento di una nuova tecnica di Phishing, segnalata tra gli altri da Attivissimo qua. La morale è che bisogna fare molta attenzione a non aprire troppe tab contemporaneamente (cosa che tra l'altro faccio costantemente...).

Lezioni di vita

Questi due filmati girano da parecchio tempo, ma mi sono ricapitati sotto gli occhi di recente, per cui ve li segnalo. Se non li avete visti fatelo, vale la pena.

Il primo è un filmato quasi da libro Cuore su Nick Vujicic.



Il secondo è molto più famoso (e sicuramente più interessante) ed è l'"ultima lezione" di Randy Pausch. Se non l'avete ancora visto dovete farlo, se invece l'avete già visto, beh.. rivedetelo!



Su internet si trova anche un'altra versione molto più lunga, credo la prima che ha tenuto, eccola (senza sottotitoli). Consiglio di vedere anche questa, è un'ora ben spesa, visto che il video è, ovviamente, molto più ricco dell'originale. Anzi, dopo averlo appena riguardato, mi correggo: dovete vederlo!

Doping 2.0? Pare di no.

Mi sembra che Cancellara abbia diritto a delle scuse da paercchie persone, me compreso. Un paio di settimane fa avevo pubblicato un post sui sospetti di doping tecnologico che si erano riversati su Cancellara. Dopo aver fatto una rapida ricerca in internet avevo trovato fonti relativamente affidabili ed anche a me il filmato faceva venire qualche sospetto. Non mi ero accorto però che qualche giorno prima Paolo Attivissimo aveva scritto un post sulla questione, in cui fa apparire come molto improbabile la storia della bicicletta a motore. Tra le varie cose che linka c'è anche questo post in Cozy Beehive analizza in modo accuratissimo le varie velocità e fa apparire l'attacco di Cancellara alla Parigi-Roubaix come abbastanza normale. C'è poi da dire che a rivedere il filmato originale della corsa, liberandosi quindi dal commento complottista del filmato che avevo linkato l'altra volta, l'azione mi sembra credibile: un'ottimo attacco, ma come se ne sono già visti in passato.

A rivedere il vecchio filmato, comunque, mi rendo conto che sono stato parecchio influenzato da Davide Cassani, che nel filmato presenta la cosa come più che credibile. In ogni caso, a quanto pare Guariniello ha aperto un'inchiesta sulla questione, vedremo se riuscirarà a smontare definitivamente questa storia; nel frattempo io mi sposto tra quelli che propendono per la bufala.

martedì 15 giugno 2010

Doping 2.0


Il movimento delle mani può anche essere un caso, ma quegli scatti così irreali lasciano perplesso anche me...

UPDATE: Ci sono novità, vedi questo post.

lunedì 14 giugno 2010

Informazione malata, I. Rapporto con Wikipedia

Il primo post non personale che ho scritto su questo blog è stato "AAA giornalisti italiani cercasi" e parlava del pessimo stato del giornalismo in Italia e in modo particolare della pessima abitudine dei giornali di copiare da Wikipedia. L'argomento continua a interessarmi molto, per cui ci ritorno sopra con un po' di novità degli ultimi mesi. Quelli che riporto qua sotto sono solo alcuni episodi sullo stato pietoso dell'informazione (non solo italiana) che ho visto negli ultimi mesi, ma sono solo una percentuale infima di quelli totali.
  1. 31 Maggio, Tg5 delle 20, servizio su Wikipedia. Varie imprecisioni sul funzionamento di Wiki, puntando molto sul fatto che è inaffidabile e dicendo che Eco l'ha definita idiota (cosa falsissima, aveva detto “Pensiamo a ‘Funes il memorioso’ di Borges, condannato a ricordare tutto. Funes è un idiota. E così è il web, che trattiene tutto, che conserva ogni cosa e il suo contrario. Anche il web è, in questo senso, un idiota”, non è la stessa cosa. Oltre al fatto che l'opinione di Eco su Wikipedia è ben diversa, come si può verificare sui vari articoli che ha scritto sull'argomento e che avevo pubbilcato in vari vecchi post). Verso la fine si rivela il motivo del servizio: fare pubblicità alla Treccani che uscirà su smartphone. Qualche giorno dopo anche il Tg1 fa un servizio praticamente pubblicitario sulla Treccani. Parlare dei vari tg comunque è come sparare sulla croce rossa e si potrebbe trovari molto di peggio, per cui mi fermo a questo episodio.
  2. Roberto Giacobbo, 2012. La fine del mondo?, Mondadori. Interi paragrafi copiati da Wikipedia con leggerissime modifiche qua e là (vedi qui e altrove). D'accordo, anche parlare di Giacobbo è come sparare sulla corece rossa.
  3. Italia, ministero dei beni culturali. Un paio di settimane fa le malghe di Porzûs sono state dichiarate luogo di interesse culturale da tale ministero (Porzus è il luogo del famoso eccidio perpetrato da partigiani nei confronti di altri partigiani, zio di De Gregori incluso). Le motivazioni storiche rilasciate assieme all'atto sono frutto di scopiazzature varie dal Web, Wikipedia compresa. A ciò sono seguite varie polemiche causate dall'inaccuratezza e parzialità di tali motivazioni, con conseguente ritiro del provvedimento. Ok, anche parlare di questo governo è sparare sulla croce rossa.
  4. Francia, Segolene Royal. In un intervento per commerorare la giornata nazionale contro lo schiavismo la Royal cita la storia di un personaggio che si rivela essere stato inventato da un buontempone che ha aggiunto la voce sulla Wiki in francese. Per altro l'ultimo paragrafo dell'articolo del Corriere su questa gaffe parla di altri casi simili, l'ultimo dei quali è davvero folle: "Bruce Toussaint, conduttore della rete tv francese Canal+, nel febbraio scorso diede con tono grave la notizia — inventata, ma lui non lo sapeva — che la Romania aveva sbagliato di qualche migliaio di chilometri l’invio di truppe in aiuto ai terremotati, per colpa di una T di troppo: Tahiti invece che Haiti".
Beh, si è fatto tardissimo e la partita Lakers-Celtics è quasi finita, per oggi quindi mi limito a questi esempi legati a Wikipedia tutti su casi più o meno disperati (perché non è che, episodio a parte, Segolene Royal sia molto meglio dei nostri politici..). Nei prossimi giorni vi darò qualche episodio e qualche riflessione, state sintonizzati!

Piccolo Update:

sabato 5 giugno 2010

La talpa

Ricordo un vecchio gioco in scatola in cui bisognava prendere a martellate una povera talpa che spuntava fuori da mille buchi nel terreno. Non ci avevo mai giocato, fino ad ora. Gli ultimi giorni infatti mi sono cimentato nella versione reale del gioco.
Tutto è iniziato con un gigantesco buco sul mio giardino. Non ci ho messo molto per intuire chi l'avesse creato, ma per essere sicuro ho chiesto un parere a un esperto di cura del terreno che in pochi secondi ha confermato la mia diagnosi: era una talpa. Il suo consiglio è stato quello di comprare un particolare veleno e versarlo sul buco ed eventualmente sugli altri che sarebbero comparsi. Per 7.20 sterline ho comprato il veleno e l'ho versato sul buco, pregando di non averlo fatto troppo tardi, ché se non becccavo subito la talpa questa si sarebbe spostata creando un buco dopo l'altro.
Purtroppo però le mie preghiere non sono state esaudite e presto è comparsa un'altra buca, e poi un'altra e un'altra ancora e così via buca dopo buca. Ed allora giù a versare veleno in ogni nuova buca ed anche un po' su quelle vecchie, ogni mattina ed ogni sera. Presto è iniziata la paranoia e, ho iniziato di riempire di veleno anche ogni piccola imperfezione nel terreno, compresa una comparsa sulla sinistra, attaccata all'orto. Questo però non è bastato ed allora ho iniziato ad esagerare col veleno spargendolo anche tutto intorno a ogni buca o imperfezione, facendo cadere addirittura un po' persino sull'orto, non il massimo, decisamente! Non so ancora se la tattica ha funzionato, lo spero, ma temo di no. L'esperto mi ha detto di tornare da lui se il problema non si è risolto fra due settimane, ma mi sa che dovrò tornare a rivederlo ben prima di allora.

Bene, ora sapete i fatti o, perlomeno, una loro versione metaforica. Volete sapere anche la versione reale? Beh, sostituite talpa con fungo, veleno con pomata, terreno con corpo, orto con bocca e così via...

Dimenticavo, sentiti ringraziamenti alle piscine olandesi... E, se volete evitare di prendervelo anche voi, posso girarvi il consiglio del medico: usciti dalla piscina asciugatevi molto bene, in particolare i punti che tendono a rimanere umidi, quali lo spazio compreso tra le dita dei piedi.

lunedì 31 maggio 2010

INDAM ente inutile?

Negli ultimi giorni ho letto vari titoli sui giornali a proposito dei tagli a istituti di ricerca e culturali previsti nella finanziaria.
Colpevolmente, non ci ho dedicato troppa attenzione, non conoscendo il nome di tali enti e quindi non essendo bene in grado di giudicare se questi erano inutili o meno.
Oggi pero' ho ricevuto una mail che mi avvisava che tra gli enti inutili figurava anche l'Istituto Nazionale di Alta Matematica, che conosco bene essendo stato tra i loro borsisti.

Le attivita' principali dell'INDAM (per altro calate nel tempo a causa di altri tagli) sono:
  • organizzazione di Workshop e Convegni ed altre attivita' di promozione della matematica,
  • erogazione di Assegni di Ricerca, Post-doc, borse di studio per neoiscritti alla Laurea Triennale e Specialistica in Matematica, ed altri concorsi volti a premiare i giovani matematici piu' meritevoli.
Tutto questo senza grossi sprechi ed in modo serio o, perlomeno, questa e' stata la mia esperienza. Ora, tra tutti gli enti inutili che ci sono (penso alle province, alle comunita' montane a livello del mare e ad altre amenita' simili), l'INDAM mi sembra un ente utile, molto utile. Ad esempio perche' la gran parte degli studenti di Matematica di Padova che hanno iniziato la laurea con me hanno gia' trovato lavoro (chi piu' soddisfatto e chi meno) ed i rimanenti probabilmente lo troveranno a breve. Dubito fortemente che si possa dire lo stesso per altri Corsi di Laurea, ragione per cui gli istituti che promuovono la matematica andrebbero incrementati, non certo tagliati.

Oltre a questo, la strada per intraprendere una carriera accademica in Italia e' enormemente piu' complicata che negli altri paesi, oltre che nettamente meno redditizia (si parla di stipendi piu' che dimezzati rispetto ai pari ruolo), col risultato che molti tra gli studenti migliori scelgono di andare all'estero, o abbandonano la ricerca. E' necessario complicare ulteriormente la cosa eliminando uno degli istituti che erogano Assegni di Ricerca e Post-Doc?

Qua trovate una petizione per chiedere l'annullamento della chiusura dell'INDAM, io ho gia' frimato, vi invito a fare altrettanto.

P.S. Mi e vi faccio inoltre la seguente domanda: se considerano l'INDAM un ente inutile, quanti altri enti dello stesso valore staranno eliminando tra quelli, ad esempio, di ricerca medica?

UPDATE: Sembra proprio che per questo gira l'INDAM se la sia scampata (grazie anche a Napolitano che ha stralciato la posizione di questi enti), ma non e' detto che nei prossimi giorni non ci siano altre brutte sorprese (pare che le decisioni sui tagli fa fare siano state riaffidate a Bondi, andiamo bene....). Segnalo comunque anche questo articolo (leggetelo, vale la pena)

martedì 25 maggio 2010

Sognando bici

Olanda ieri e nei giorni scorsi. Leiden, Delft e Amsterdam per essere precisi. Ospite della Vale, che ringrazio per i tanti momenti e l'(incredibile) assenza di litigate, dovremo rimediare la prossima volta!
Avevo in mente varie cose da scrivere sulla mia visita, ma scarsa memoria e soprattutto stanchezza mi spingono a letto. Ma c'è una cosa che va sicuramente detta dell'Olanda (e in particolare di Amsterdam): biciclette, biciclette e ancora biciclette! Biciclette a destra, a sinistra, che ti evitano sterzando all'ultimo o che si fanno strada scampanellando, che ti travolgono quanto il semaforo diventa verde o che ti minacciano guardandoti dai loro immensi parcheggi... Insomma, biciclette, tante.

Prima di chiudere, un'ultima piccola cosa da dire (domani diventeranno due, tenetevi aggiornati):

L'Easyjet mi è stata sempre piuttosto in simpatia (perlomeno nei confronti della Ryanair), ma questo giro hanno fatto di tutto per farmi cambiare opinione: un'ora e mezza di ritardo all'andata, due al ritorno. Con l'aiuto dell'aeroporto di Amsterdam che rivelava carenze assurde: una volta fatto il controllo bagagli (verso i gate H1-7, quello di Easyjet e altre piccole compagnie) si accede a un lunghissimo corridoio senza negozi che vendano cibo o stupidaggini varie, sedie ce ne sono pochissime, mentre schermi che ti tengono aggiornati sul numero del gate ce ne sono tanti, ma solo uno, situato all'inizio del corridoio, che ti informi sui ritardi dei voli; quanto ai bagni ce n'era solo uno con un unico WC, non che fosse affollatissimo: era dall'altra parte del corridoio e molto mal segnalato. Avrete capito che passare quattro ore in quello stupido corridio sia stato piuttosto deprimente, ma vabbeh, ormai sono a casa.

UPDATE: Auguri Enrico & Zumbo! Sarete felici di sapere che siete nati in un giorno molto popolore, decisamente il più presente tra quelli dei miei "amici" di Facebook!

P.S. Giucchio, la foto è per te!