lunedì 14 giugno 2010

Informazione malata, I. Rapporto con Wikipedia

Il primo post non personale che ho scritto su questo blog è stato "AAA giornalisti italiani cercasi" e parlava del pessimo stato del giornalismo in Italia e in modo particolare della pessima abitudine dei giornali di copiare da Wikipedia. L'argomento continua a interessarmi molto, per cui ci ritorno sopra con un po' di novità degli ultimi mesi. Quelli che riporto qua sotto sono solo alcuni episodi sullo stato pietoso dell'informazione (non solo italiana) che ho visto negli ultimi mesi, ma sono solo una percentuale infima di quelli totali.
  1. 31 Maggio, Tg5 delle 20, servizio su Wikipedia. Varie imprecisioni sul funzionamento di Wiki, puntando molto sul fatto che è inaffidabile e dicendo che Eco l'ha definita idiota (cosa falsissima, aveva detto “Pensiamo a ‘Funes il memorioso’ di Borges, condannato a ricordare tutto. Funes è un idiota. E così è il web, che trattiene tutto, che conserva ogni cosa e il suo contrario. Anche il web è, in questo senso, un idiota”, non è la stessa cosa. Oltre al fatto che l'opinione di Eco su Wikipedia è ben diversa, come si può verificare sui vari articoli che ha scritto sull'argomento e che avevo pubbilcato in vari vecchi post). Verso la fine si rivela il motivo del servizio: fare pubblicità alla Treccani che uscirà su smartphone. Qualche giorno dopo anche il Tg1 fa un servizio praticamente pubblicitario sulla Treccani. Parlare dei vari tg comunque è come sparare sulla croce rossa e si potrebbe trovari molto di peggio, per cui mi fermo a questo episodio.
  2. Roberto Giacobbo, 2012. La fine del mondo?, Mondadori. Interi paragrafi copiati da Wikipedia con leggerissime modifiche qua e là (vedi qui e altrove). D'accordo, anche parlare di Giacobbo è come sparare sulla corece rossa.
  3. Italia, ministero dei beni culturali. Un paio di settimane fa le malghe di Porzûs sono state dichiarate luogo di interesse culturale da tale ministero (Porzus è il luogo del famoso eccidio perpetrato da partigiani nei confronti di altri partigiani, zio di De Gregori incluso). Le motivazioni storiche rilasciate assieme all'atto sono frutto di scopiazzature varie dal Web, Wikipedia compresa. A ciò sono seguite varie polemiche causate dall'inaccuratezza e parzialità di tali motivazioni, con conseguente ritiro del provvedimento. Ok, anche parlare di questo governo è sparare sulla croce rossa.
  4. Francia, Segolene Royal. In un intervento per commerorare la giornata nazionale contro lo schiavismo la Royal cita la storia di un personaggio che si rivela essere stato inventato da un buontempone che ha aggiunto la voce sulla Wiki in francese. Per altro l'ultimo paragrafo dell'articolo del Corriere su questa gaffe parla di altri casi simili, l'ultimo dei quali è davvero folle: "Bruce Toussaint, conduttore della rete tv francese Canal+, nel febbraio scorso diede con tono grave la notizia — inventata, ma lui non lo sapeva — che la Romania aveva sbagliato di qualche migliaio di chilometri l’invio di truppe in aiuto ai terremotati, per colpa di una T di troppo: Tahiti invece che Haiti".
Beh, si è fatto tardissimo e la partita Lakers-Celtics è quasi finita, per oggi quindi mi limito a questi esempi legati a Wikipedia tutti su casi più o meno disperati (perché non è che, episodio a parte, Segolene Royal sia molto meglio dei nostri politici..). Nei prossimi giorni vi darò qualche episodio e qualche riflessione, state sintonizzati!

Piccolo Update:

4 commenti:

Giulia ha detto...

Bellissimo post Sandro, complimenti davvero.

Sandro ha detto...

Grazie! Anche se in realtà non è così difficile fare post del genere: purtroppo cose simili se ne trovano tutti i giorni!

Sandro ha detto...

Nell'attesa della seconda puntata, ho insierito un altro episodio in questo post...

v ha detto...

tu hai letto Q? che non c'entra niente, se non per loro