lunedì 19 settembre 2011

A chi

A chi aspetta una mia mail da un mese, qualche settimana, o molto di più, a chi se n'è partito per posti lontani senza che io mi sia ancora fatto sentire, a chi ho promesso una telefonata che si sta facendo attendere, a chi attende che io finisca questo e quel lavoro, a chi si aspetta di ricevere le mie job applications e chi i miei lavori, infine, a chi è passato per mesi su questo blog senza trovare niente. Beh, a tutti voi, sono ancora vivo. Non disperate, mi ci vorrà un po' di tempo ma mi farò sentire.

domenica 19 giugno 2011

Non siamo miiiiica gli Americani...

Un po' di stranezze raccolte durante il mio soggiorno californiano.
  • Chi è lo showman americano più famoso nel resto del mondo? Probabilmente David Letterman. È sicuramente divertente, ma ha un grossissimo problema: ripete tutti i giorni praticamente le stesse battute, magari variandole un minimo. In ogni singola puntata partiva almeno una battuta su Charlie Sheen (licenziato da Due uomini e mezzo e praticamente impazzito), Linsday Lohan (ha rubato una collana più di un anno fa), Dirk Cheney (sempre addormentato) e, da quando è morto, Osama Bin Laden. Le battute erano talmente simili che un paio di volte mi ero convinto di stare guardando una replica di una puntata della settimana precedente.
  • Al Late Show di David Letterman segue il Late Late Show di Craig Ferguson che è più divertente (e vario) del programma che lo precede. Il programma è a tratti abbastanza strano, ma il momento più "akward" arriva nelle interviste che si concludono sempre allo stesso modo, con Craig che offre una scelta all'ospite: "akward pause or mouth organ". L'idea in sé è pure divertente, ma dopo un po' entrambe le scenette iniziano a stufare, farlo (un paio di volte) ogni sera è decisamente troppo!
  • Ogni singola sera in tv ci sono vari canali in chiaro che danno telefilm su poliziotti, avvocati, squadre speciali, il Judge Judy (la versione molto stronza di Santi Licheri, che a quanto leggo è morto un anno fa), poliziotti veri in azione. La menzione speciale va però a un programma specializzato in test del dna: ogni giorno alcuni padri scoprono in diretta se il figlio è veramente loro. Mi chiedo davvero con che coraggio possano trasmettere un programma del genere...
  • Parecchi locali e fast food non hanno un bagno, cosa che in Italia (e in tutta Europa?) è obbligatoria per legge.Questa mancanza a volta può causare prevedibili disagi...
  • Il bacon che ti servono da solo o in panini è regolarmente croccantissimo, cosa ci troveranno in mangiare pezzi di cracker iper unti?
  • Le pubblicità più frequenti sono quelle sui medicinali e in ognuno di questo spot circa la metà del tempo è speso nel narrare le controindicazioni (con voce particolarmente saudente). Il fatto che le medicine siano naturali viene citato con molta enfasi, come a voler implicare che in fondo non fanno male. Tra le possibili controindicazioni citate c'è quasi sempre la morte.
  • In California (è una legge statale) i bar hanno spesso (sempre?) cartelli che dicono che il caffé (e/o altri alimenti molto usati) potrebbe causare il cancro.
  • Tutte le catene di supermercati hanno del pane di qualità eccellente, decisamente meglio che in Inghilterra (dove quasi sempre fa schifo) e probabilmente anche meglio che in Italia. I supermercati poi hanno anche vari altri prodotti di qualità (olive e formaggi, ad esempio), ma peccano un po' per quanto riguarda la verdura e in particolare sui pomodori (sia freschi che pelati, dopo vari mesi non sono ancora riuscito a trovare una passata decente).
  • In praticamente tutti i piani tariffari per cellulari ricevere telefonate costa e, cosa ancora più assurda, lo stesso vale per gli sms ricevuti (il costo è più o meno uguale a quello di invio). Quindi, se volete fare un dispetto a un americano basta che gli mandiate un centinaio di messaggi (qualcuno ha il numero americano di Stefano?). Questa genialata poi causa problemi psicologici a quelli come me che si fanno già problemi del tipo "ehi, magari sto disturbando" quando chiamano, figurati dovendo anche imporre un costo alla persona chiamata.
  • Negli US ci sono parecchie "città per anziani", situate solitamente negli stati più caldi. Un esempio è Sun City (Arizona), con 38000 residenti la cui età media è 75 anni. La città è stata costruita negli anni sessanta proprio per essere una retirement community e addirittura dovrebbe esserci una qualche legge per regolamentare la presenza di persone "giovani" (i.e. non pensionate) che, se non ricordo male, non possono comprare casa in quella cittadina. Queste città solitamente hanno un sacco di circoli sulle attività più disparate, in modo che i pensionati possano passare il tempo a fare ciò che più preferiscono. Per la cultura europea una cosa del genere è totalmente inconcepibile, ma a quanto pare queste comunità sono molto popolari e apprezzate negli USA.
Ok, stranezze finite, per adesso. Ora una comunicazione di servizio: sarò a Padova dal 4 al 18 luglio, il 16 dovrei andare al Redentore, chi è interessato si faccia avanti!  Il 14 poi c'è Capossela a Modena, qualcuno ha voglia di andatci?

Vi lascio con un video musicale (tra l'altro vedo che al momento quelli vecchi non si vedono su Firefox per Mac, ma solo con Safari, voi riuscite a vederli?). Questa volta l'artista (anzi la coppia) è un pizzico meno nota in Italia, per cui vi ho messo qualche immagine d'aiuto.


P.S. Svuotando la cache di Firefox i vecchi video tornano a funzionare.

mercoledì 1 giugno 2011

Calgary

Un po' di notizie, ma brevi che il tempo è poco.

La mia primavera californiana è finita, da domanica (e fino a sabato) sono a Calgary per una conferenza. Le presentazioni (Tom docet) sono molto molto interessanti e con grossa soddisfazione vedo che capisco decisamente molto di più di due anni fa durante la conferenza in Utah. Quanto alla città, bah... davvero deludente: finora l'unica cosa interessante che ho visto sono i conigli e le gazze che si aggirano per il campus. E pensare che Calgary è la terza città del Canada per popolazione...

Quanto alla California, direi che è andata molto bene, ho conosciuto un po' di gente "importante" e ho lavorato bene. Ho anche capito che è il caso che finisca il dottorato al termine del terzo anno (i. e., l'anno prossimo), aspettare un altro anno non ha molto senso. Questo però vuol dire che dovrò passare il tempo a presentare domande nelle università di mezzo mondo, il ché richiede davvero una valanga di tempo: spero di sopravvivere tra tesi, domande, YRM e una serie di progetti di ricerca a metà.

Nel frattempo, in Italia si va avanti tranquillamente anche senza di me: Berlusconi viene pesantamente sconfitto (e staremo a vedere quanto resisterà ancora, spero che i referendum gli diano il colpo di grazia) e in quel di Piovene-Rocchette c'è chi ha passato una giornata molto speciale: Giulia, sono davvero molto molto molto molto ... molto felice per te (e per Andrea, avete pescato bene entrambi! :)), mi spiace solo non esserci stato, ma conto di sentirti a breve, così mi racconterai! Solo una cosa mi preoccupa: Andrea è consapevole del tuo soprannome?

Per finire, seconda puntata di Sarabanda e in questo caso credo che tutti dovrebbero riconoscere almeno una canzone!


domenica 22 maggio 2011

Sarabanda #1

 
 
Ero partito con l'idea di raccogliere un po' di attacchi di canzone particolarmente carini, nella messa in pratica però il progetto ha preso una piega completamente diversa e mi sono messo a fare qualche video modello Sarabanda. Si parte con 15 canzoni facili facili, non vi dico di chi si tratta ma non ho dubbi che quasi tutti i miei lettori lo capiranno in pochi secondi.
Il primo che le indovina tutte vince un posto da assessore a Milano. Buon ascolto e non barate!

P.S. Io è da tutto il giorno che aspetto notizie e/o foto da Piovene, su, su, portate un po' di notizie, fatelo per noi poveri emigrati!!

mercoledì 4 maggio 2011

Processare Osama Bin Laden?

Segnalo un articolo molto interessante di Vittorio Zucconi, io la penso esattamente come lui.

martedì 3 maggio 2011

IU ES EI

Non so come sia stata presa in Italia la morte di Bin Laden, ma di sicuro qua negli Stati Uniti la sentono molto: da ieri sera i vari canali americani non parlano d'altro e mostrano in continuazione gente che festeggia nelle varie piazze (tra l'altro è stato molto curioso vedere Fox News cercare di dare la notizia senza riconoscere meriti a Obama). Ero quindi molto curioso di vedere come avrebbe reagito Berkeley, ma a quanto pare qua non gliene frega più o meno niente a nessuno... Stamattina nel campus c'era solo una donna con un cartello che diceva che la morte di Osama non avrebbe cambiato niente, mentre stasera c'erano una decina di ragazzi all'ingresso del campus che, muniti di bandiere americane, urlavano "Berkeley love iu es ei! Berkeley love iu es ei!" Spesso le macchine che passavano suonavano il clacson e urlavano qualcosa, ma comunque le mie aspettative erano decisamente più alte.

Quanto alle conseguenze, come un po' tutti sono convinto che cambierà poco, o anzi, forse no: probabilmente questo risultato spingerà Obama alla rielezione e questo, considerando chi sono gli altri candidati, non è una conseguenza da poco.

Quanto a me, oggi ho dato la presentazione e devo dire che sono molto soddisfatto. Se poi alla fine viene Lagarias a presentarsi e a fare qualche domanda e per un'oretta discuto del mio lavoro con Iwaniec, cosa posso chiedere di più? (Lagarias, per chi non lo sapesse, ha dimostrato una riformulazione dell'ipotesi di Riemann su cui ho fatto la mia tesi della specialistica.)

lunedì 25 aprile 2011

The sound of coffee

Una delle frasi più note trai matematici è «Un matematico è una macchina che converte caffè in teoremi», attribuita, probabilmente a torto, a Paul Erdős. La frase rispecchia perfettamente la realtà perché gran parte dei matematici bevono una quantità spropositata di caffè, il rendimento però varia molto e ho il sospetto che il mio rapporto teoremi / caffè non sia particolarmente elevato, quantomeno perché il denominatore è estremamente grande...
Non so se faccia così bene riempirsi di caffè, ma l'avere sempre una tazza in mano mi ha fatto fare una piccola scoperta: ogni caffè ha il suo rumore! Non sto parlando dello sbuffare della moka o delle vibrazioni da martello pneumatico di alcune macchinette automatiche, parlo proprio del suono del caffè quando è già versato e attende rassegnato in una tazza che arrivi la sua ora. Non so se voi ci abbiate mai fatto caso, ma io ne ero sicuramente ignaro fino al mio trasferimento a Bristol. Se non l'avete presente, provate a farvi un caffè è accostatelo all'orecchio, lo sentite scoppiettare? Non è bellissimo? Io lo trovo incredibilmente rilassante, tanto da considerarlo un serio candidato al titolo di mio rumore preferito (l'alternativa è il rumore della pioggia, anzi, meglio, del temporale). Quindi non stupitevi se mi trovate a girare con una tazza accostata all'orecchio: sto solo ascoltando il rumore del caffè, non sia mai che mi perda il suggerimento di un nuovo teorema.

venerdì 15 aprile 2011

Frustrazioni

Non c'è niente di più frustrante di passare ore a cercare un errore di calcolo. La cosa peggiore è che non ti senti meglio neanche dopo averlo trovato, anzi, ti rimane solo la sensazione di aver buttato un sacco di tempo.

mercoledì 13 aprile 2011

YRM 2012

Sono tra gli organizzatori di una conferenza per PhD che si terrà ad aprile 2012 a Bristol. La confrenza probabilmente sarà piuttosto grossa, ci aspettiamo più o meno 200 studenti di cui circa metà darà una (breve) conferenza (divagando, qualcuno sa qual è la traduzione giusta per "talk" in questi casi?) e a questi si aggiungeranno anche una dozzina di professori.

Per 2-3 mesi non ci sarà molto da fare, ma dopo sarà abbastanza impegnativo. Nel frattempo mi sono dilettato a giocare con Html, css e Gimp creando il sito, il logo e il poster:

giovedì 7 aprile 2011

MSRI

Devo dire che non mi posso lamentare delle opportunità che ho avuto in questo PhD: Stanford e soprattutto l'IAS di Princeton e il Mathematical Sciences Research Institute sono probabilmente i posti migliori al mondo, matematicamente parlando. Come a Princeton, anche qua ci sono un sacco di "superstar di teoria dei numeri" e anche qua il posto è davvero stupendo: in cima a una delle colline di Berkeley, con una vista fantastica sulla baia di San Francisco. Un giorno mi fermerò per fare una foto del tramonto, col sole che scompare proprio a fianco del Golden Gate Bridge e Alcatraz; l'unico problemino sarà tornare a casa: il tramonto è alle 7.30, 15 minuti dopo l'ultimo autobus che scende dalla collina, e quindi dovrò farmi un'oretta di camminata per tornare a casa (l'ho già fatto una volta, più o meno perdendomi..).
Rispetto a Stanford e allo IAS, l'MSRI ha un grosso vantaggio: come gli altri due, è in un posto tranquillissimo e isolato, ma è anche a poca distanza dal campus, a sua volta immerso in Berkeley/Oakland/San Francisco (che di fatto formano un'unica grande città).

Insomma, avrete capito che questo posto mi sta piacendo davvero parecchio, ed anche come lavoro sta andando molto bene: l'articolo che sto scrivendo sta prendendo forma e in una-due settimane dovrebbe essere pronto.

giovedì 31 marzo 2011

Si parte

April 1, 4.45am: coach from Bristol to Heathrow
April 1, 10.35am: plane from Heathrow to San Francisco
April 1, 2pm: train from San Francisco to Berkeley
May 15: train from San Francisco to Palo Alto
May 28: shuttle from Palo Alto to San Francisco
May 28, 8.38am: plane from San Francisco to Calgary
June 4, 18.40: plane from Clagary to Heathrow
June 5, 12:05am: coach from Heathrow to Bristol

Domani saluterò casa e amici per un bel pezzo. Le tre tappe sono molto allettanti: per un mese e mezzo sarò ospite dell'MSRI, per un programma in Arithmetic statistics (e, secondo i piani, dovrei finire l'articolo a cui sto lavorando con Brian); nella seconda metà di maggio sarò ospite dell'AIM fondamentalmente solo per lavorare, non so bene chi ci sarà là (Brian ci sarà probabilmente per metà); e infine a Calgary parteciperò a una conferenza che, leggendo il nome degli speaker, sembra davvero molto interessante. Insomma, un'opportunità davvero fantasitca, e sono davvero grato a chi me l'ha proposta.

Questo viaggio ha però una controindicazione: al mio ritorno qualche amico sarà partito, o sarà prossimo a partire e so già che mi mancherà. La vita che mi sono scelto è questa ed è più che probabile che per i prossimi 5-10 anni continuerà a essere così: ogni anno o cambierò città io o la cambieranno quelli con cui ho legato. Già ora, dopo 3 anni scarsi di Inghilterra, mi sento senza radici e la mia idea di tornare a Padova dopo un po' di esilio si fa sempre più debole. Tutto dipenderà da cosa combinerò nei prossimi 18/30 mesi, ma la prospettivà di stabilità in tempi vagamente brevi sembra davvero un miraggio.

domenica 27 marzo 2011

Barba


Avrei un sacco di cose da dire, il tempo però stavolta scarseggia davvero. Cercherò di recuperare presto.

mercoledì 9 febbraio 2011

Il bello, il brutto e il carino

Ho visto tre film di recente, uno bello, uno carino e uno decisamente brutto.

Quello bello è The King's Speech (Il discorso del re). Il film è indubbiamente di ottima qualità, ben girato, con ottimi attori e la sceneggiatura, pur essendo abbastanza prevedibile, risulta molto piacevole (sulla prevedibilità, bisogna comunque riconoscere che, essendo un film storico, non si possono pretendere grosse sorprese!). Il tono è quello di una favola col lieto fine già scritto, e il film procede senza troppe divagazioni tracurando ogni aspetto non strettamente collegato all'argomento principale (la balbuzie di Albert, il secondo genito del re), che invece viene sviluppato benissimo, riuscendo a trasmettere bene le ansie e le difficoltà del futuro re.
Quanto detto finora da solo, comunque, è solo sufficiente a classificarlo come piacevole favoletta, quello che gli fa fare un salto in avanti è che la storia in sé è davvero interessante anche dal punto di vista storico. Consiglio quindi di vederselo senza infromarsi troppo e magari senza guardare il trailer, che è decisamente mal fatto.

Il film carino è Black Swan (Il cigno nero). Carino però è probabilmente un aggettivo inadatto a descrivere un film che alterna trovate geniali a scene un po' troppo prevedibili e a personaggi non sempre ben sviluppati. Uno degli elementi caratterizzanti del film è la continua tensione, che può rendere il film un po' pesante a chi non è abituato ai thriller. Una cosa particolarmente curiosa è che questa tensione in realtà non è creata con episodi paurosi, ma piuttosto con atmosfere e ambienti sinistri (spicca in particolare il corridoio della metro) e con personaggi che trasmettono un forte senso di oppressione (la madre e la vecchia ballerina). Tra gli attori ho apprezzato la protagonista, Natalie Portman, mentre mi sono sembrati molto piatti i due personaggi di supporto (Vincent Cassel nel ruolo di un improbabile coreografo, e Mila Kunis, la ballerina "cattiva", che però non riesce a trasmettere quel senso di trasgressione che dovrebbe esprime). Tutti questi ingredienti sono comunque tenuti in piedi dai veri protagonisti del film: la musica ed il balletto de Il lago dei cigni. La musica di Ciajkovski è davvero sublime e, a distantza di parecchi giorni dalla visione, è ancora difficile riuscire a trattenersi
 dal canticchiarne la melodia. Anche il balletto non ha bisogno di presentazioni, essendo probabilmente il balletto per antonomasia, quello su cui vale la pena soffermarsi è però l'ottima regia che c'è dietro alle scene danzate: le immagini sembrano muoversi con i ballerini, e ti spingono ad unirti a loro.

Il film brutto è American Psycho. Chris, il mio coinquilino, l'aveva comprato in dvd, ed allora, spinto da recensioni positive e dal fatto che fosse abbastanza famoso, lunedì sera l'ho guardato con Orestis (un altro mio coinquilino). Beh, dire che è stata una delusione è riduttivo. Il film parla di uno "yuppie" americano che, per qualche para mentale, passa le notti ad ammazzare sconosciuti; naturale quindi aspettarsi scene truci (per le quali il film è misteriosamente famoso) e un po' della suspance tipica dei thriller, beh, niente di tutto questo. Le scene di violenza in realtà non sono poi così tante e non si vede quasi niente, ma soprattutto la grande assente è la tensione: non è facile riuscire ad annoiare terribilmente lo spettatore mostrandogli uno psicopatico che ammazza ad accettate. Lo stesso si può dire delle scene erotiche (anche queste non particolarmente spinte), infatti, grazie ai suoi lunghi discorsi astrusi, il protagonista riesce a farti addormentare anche durante una scena di amore saffico. La noia è dunque la regina indiscussa del film, per completare il quadro però a questa vanno aggiunti una trama sempre prevedibile (tranne, un pizzico, forse, il finale), un protagonista sviluppato (male, per altro) solo per quanto riguarda le sue turbe psicologiche (ridicola poi l'ossessione per i biglietti da visita...) e una lunga serie di personaggi secondari totalmente stereotipati. Un'ora e mezza buttata.

Piccola considerazione finale. Più passa il tempo più il giudizio sui primi due film sembra rovesciarci: a distanza di giorni del primo restano soprattutto i lati positivi, lasciondo un ottimo ricordo; il ricordo del secondo invece sembra svanire pian piano tingendosi di tinte pastello ogni giorno più chiare.

lunedì 7 febbraio 2011

Nuove esperienze

Venerdì sera è stata una giornata decisamente strana, con almeno 3 eventi notevoli:
  1. ho fatto il record di locali visitati in una serata (anche se non capirò mai la diffusa esigenza di spostarsi da un locale all'altro nel corso della serata);
  2. per la prima volta sono stato in una vera discoteca (che ho usato di fatto come se fosse un pub, lo spettacolo comunque era piuttosto degradante..);
  3. ho assunto una "droga dissociativa", ed anche questa è una prima volta. 
I primi due punti immagino vi interessino ben poco, per cui passo subito all'ultimo punto. I fatti si sono svolti nel modo seguente:
Ero ad un tavolino esterno della discoteca Dojo, insieme ad Orestis, Jo e Adam, quando Jo ci chiede se vogliamo anche noi una qualche cosa di cui non colgo il nome. Chiedo cosa sia, ma Orestis mi interrompe: "Io no, ma prendilo anche per Sandro". Dopo qualche minuto Jo torna con quattro palloncini rossi, ce li passa e ognuno di noi sgonfia il palloncino inalando il contenuto.
La sensazione è strana: mi sento molto rilassato e una forte euforia si impadronisce di me, non ridere mi irisulta molto difficle e, nei momenti in cui riesco a trattenermi, ho comunque un sorriso a 32 denti, ogni scemenza detta pare incredibilmente divertente. Dopo 3-4 minuti l'effetto è già praticamente scomparso, lasciando comunque ancora per qualche minuto un'abbondante dose di buon umore, nonché lo stupore per lo strano effetto prodotto.

Se volete provare anche voi questa droga leggera, procuratevi dell'ossido di diazoto, ma attenzione, può avere  qualche effetto collaterale (vedi [1] e [2]).

P.S.  Quasi dimenticavo, oggi è un giorno importante: si festeggia l'anniversario della nascita della più grande esperta di Aristobulo di Cassandrea (l'interessata noti che ho dovuto linkare la voce inglese!): tanti auguri Angela!

martedì 18 gennaio 2011

Kuendelea vizuri

Ho imparato dov'è esattamente il Kenya e con quali stati confina. A nord-est c'è la Somalia, a nord l'Etiopia e il Sudan, ad ovest l'Uganda, a sud la Tanzania e a sud-est l'oceano Indiano. Da qualche giorno c'è una freccetta nella Visitor Map di questo blog: punta al cuore del Kenya.
Kuendelea vizuri, Marta. Spero che i giorni siano felici e gioiosi, all'altezza delle tue altissime aspettative. Le notizie che mi arrivano mi dicono che oggi hai iniziato a dare lezioni di matematica a una scuola, mi dirai com'è andata, ma sono già sicuro che quei piccoli studenti ti sapranno dare un sacco di soddisfazioni. Ti spero bene e ti seguo da qui, vedendo quella freccetta lampeggiare nel cuore del Kenya.

martedì 11 gennaio 2011

Strabismo

Ratzinger:
«Proseguendo la mia riflessione non posso passare sotto silenzio un'altra minaccia alla libertà religiosa delle famiglie in alcuni Paesi europei, là dove è imposta la partecipazione a corsi di educazione sessuale o civile che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un'antropologia contraria alla fede e alla retta ragione».

Obiettivamente, con che coraggio si può fare un discorso del genere se in ogni scuola pubblica italiana viene insegnata la religione cattolica?