martedì 20 luglio 2010

Uno zingaro è un trucco

All'American Institute, ogni giorno, appena dopo pranzo, si gioca una partita a bocce, di solito con 6-7 partecipanti, due bocce a testa. Le regole di base sono quelle normali, con una piccola differenza: se una boccia tocca dell'asfalto o del cemento la palla è "out of game". La cosa rende il tutto molto più interessante, e il boccino viene tirato ogni volta in posti più strani: oltre ai tiri normali in mezzo al parco, il boccino talvolta finisce in cima a una mini collina (con le bocce che se non sono tirate perfettamente rotolano lontano), talvolta attaccato all'asfalto (o addirittura sopra), o nella sabbia del parco giochi, o tra le radici di uno dei 6 grandi alberi piantati agli angoli del parco, o in un piccolo disco di terra circondato da asfalto, o in una striscia di legno veloce con bordi in cemento.
Nella partita di oggi, è successa una cosa piuttosto insolita. Il boccino era stato tirato tra le radici di uno degli alberi. Uno dei primi tiri si è infilato tra le radici, ha toccato il tronco dell'albero, è risalito per una ventina di centimentri, è là si è incastrato in una piccola incavatura del tronco. Uno delle ultime palle lanciate ha seguito lo stesso percorso, è salita a sua volta lungo il tronco, ed è atterrata proprio sopra l'altra boccia, senza cadere, in un equilibrio instabile quanto improbabile.
Ma la vera sorpresa è arrivata quando siamo andati a riprendere le bocce: non era l'albero ad essere molto incavato, bensì c'era qualcosa appoggiato alla base dell'albero. Uno scoiattolo, morto. Le bocce erano in equilbrio sopra la sua testa. La cosa era resa ancora più insolita dalla particolare posizione assunta dall'animale: seduto per terra, con la schiena appoggiata all'albero e le zampette appoggiate sopra i piedini. Gli occhi erano aperti e, se non fosse per l'immobilità e la posizione, non si sarebbe potuto capire che era morto: sembrava in ottima forma, grassotello e col pelo spendente.
Uno zingaro avrebbe parecchio materiale per leggerci un qualche segno. E, per la cronaca, alla fine io ho vinto quel punto, chissà questo che significato potrebbe avere.

2 commenti:

Doppiadi ha detto...

Bella storiella Sandrella, molto apprezzata anche dal mio vecchio che ti scrive: "grazie per questa favola moderna, Sandro. Ti prego, se ne hai delle altre pubblicale ancora. Intanto noi cominciamo a studiare la dinamica delle bocce qui sulle Euganean Hills. Ciao FDD"

Sandro ha detto...

Saluti a FDD, ma le favole moderne me le aspetto da te, al tuo ritorno dall'Islanda!