domenica 12 dicembre 2010

Meno due

Martedì finalmente sapremo se (almeno per un po') ci possiamo liberare di Berlusconi. Col passare dei giorni il mio ottimismo sulla caduta del governo se n'è decisamente andato, facendosi sustituire da un fortissimo timore che Mr. B. riesca a recuperare i deputati che gli servono per vincere questa battaglia.

Durante questa lunga attesa, abbiamo avuto notizia di compravendite varie, con relative fughe dal PD e dall'IdV, delle titubanze dei Radicali, delle 3 gravidanze alle fasi finali, sfortunatamente tutte di deputate Fli e PD. Mettendo in bilancio tutte queste defezioni, le ultime notizie dicono che se Calearo, Scilipoti, Catone e Paolo Guzzanti voteranno la fiducia, allora Berlusconi ce la farà. La mia sensazione è che almeno un voto tra questi probabilmente gli verrà a mancare, il problema però è che basterebbe un raffreddore o un piccolo incidente a un qualche altro deputato per cambiare tutto. E, mentre con tutta l'attenzione mediatica e l'inchiesta della procura, è politicamente inopportuno farsi palesemente comprare da Berlusconi, è molto più facile cedere alla tentazione di non presentarsi in cambio di futuri favori.

Il voto è in ogni caso solo una questione di immagine, perché indipendentemente dal risultato il governo non può che avere vita brevissima. Con una maggioranza di 1-2 voti (se gli va bene) non vanno da nessuna parte. Resta da capire cosa succederà dopo. Fino a qualche giorno fa, ero convitissimo che si sarebbe finiti a votare, con risultato incerto e senza una chiara maggioranza (se non, forse, una del tipo PdL, Fli, UDC, Lega). Sono stato però molto spiazzato dall'ultima sparata di Bocchino (capogruppo Fli): se Berlusconi si dimette, Fli è disponibile a un reincarico in 36 ore. La cosa mi è parsa davvero incredibile, perché nei giorni precedenti parlava di Berlusconi come la peste, e quelli di Fli erano al massimo disponibili ad altri governi di centrodestra, purché non presieduti da Berlusconi. La possibilità di dimissioni, tuttavia, non è mai stata presa in considerazione da Berlusconi, quindi probabilmente non sono altro che tatticismi. Resta però il dubbio che possano comunque trovare un qualche accordo dopo il voto (specie se B. dovesse ottenere la fiducia) e tirare avanti per un altro po'. Non capisco comunque che senso abbia chiedere le dimissioni per poi essere favorevoli a un rincarico (cosa tra l'altro chiesta e ottenuta anche dall'UDC anni fa)...

Ah, a questi giochi politici si uniscono anche altri fatti abbastanza strani, come ad esempio il rinvio del voto finale della riforma dell'Universitaria. La riforma è già stata approvata sia dal Senato che dalla Camera, per cui basterebbe un rapido passaggio al Senato (in cui tra l'altro B. ha la maggioranza anche senza Fli) per approvare le poche (e ininfluenti) modifiche fatte alla Camera per completare il tutto. Con mia grandissima sorpresa, però, l'ultima votazione è stata rinviata a dopo la votazione sulla fiducia, per cui c'è la concreta possibilità che la riforma salti a un passo dall'approvazione definitva (non credo possa fare la votazione anche durante la crisi di governo, giusto?).

Beh, come anche nel post precedente, non resta che sperare che dal 14 dicembre in poi si possa iniziare ad abbozzare un sorriso.

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