lunedì 25 aprile 2011

The sound of coffee

Una delle frasi più note trai matematici è «Un matematico è una macchina che converte caffè in teoremi», attribuita, probabilmente a torto, a Paul Erdős. La frase rispecchia perfettamente la realtà perché gran parte dei matematici bevono una quantità spropositata di caffè, il rendimento però varia molto e ho il sospetto che il mio rapporto teoremi / caffè non sia particolarmente elevato, quantomeno perché il denominatore è estremamente grande...
Non so se faccia così bene riempirsi di caffè, ma l'avere sempre una tazza in mano mi ha fatto fare una piccola scoperta: ogni caffè ha il suo rumore! Non sto parlando dello sbuffare della moka o delle vibrazioni da martello pneumatico di alcune macchinette automatiche, parlo proprio del suono del caffè quando è già versato e attende rassegnato in una tazza che arrivi la sua ora. Non so se voi ci abbiate mai fatto caso, ma io ne ero sicuramente ignaro fino al mio trasferimento a Bristol. Se non l'avete presente, provate a farvi un caffè è accostatelo all'orecchio, lo sentite scoppiettare? Non è bellissimo? Io lo trovo incredibilmente rilassante, tanto da considerarlo un serio candidato al titolo di mio rumore preferito (l'alternativa è il rumore della pioggia, anzi, meglio, del temporale). Quindi non stupitevi se mi trovate a girare con una tazza accostata all'orecchio: sto solo ascoltando il rumore del caffè, non sia mai che mi perda il suggerimento di un nuovo teorema.

venerdì 15 aprile 2011

Frustrazioni

Non c'è niente di più frustrante di passare ore a cercare un errore di calcolo. La cosa peggiore è che non ti senti meglio neanche dopo averlo trovato, anzi, ti rimane solo la sensazione di aver buttato un sacco di tempo.

mercoledì 13 aprile 2011

YRM 2012

Sono tra gli organizzatori di una conferenza per PhD che si terrà ad aprile 2012 a Bristol. La confrenza probabilmente sarà piuttosto grossa, ci aspettiamo più o meno 200 studenti di cui circa metà darà una (breve) conferenza (divagando, qualcuno sa qual è la traduzione giusta per "talk" in questi casi?) e a questi si aggiungeranno anche una dozzina di professori.

Per 2-3 mesi non ci sarà molto da fare, ma dopo sarà abbastanza impegnativo. Nel frattempo mi sono dilettato a giocare con Html, css e Gimp creando il sito, il logo e il poster:

giovedì 7 aprile 2011

MSRI

Devo dire che non mi posso lamentare delle opportunità che ho avuto in questo PhD: Stanford e soprattutto l'IAS di Princeton e il Mathematical Sciences Research Institute sono probabilmente i posti migliori al mondo, matematicamente parlando. Come a Princeton, anche qua ci sono un sacco di "superstar di teoria dei numeri" e anche qua il posto è davvero stupendo: in cima a una delle colline di Berkeley, con una vista fantastica sulla baia di San Francisco. Un giorno mi fermerò per fare una foto del tramonto, col sole che scompare proprio a fianco del Golden Gate Bridge e Alcatraz; l'unico problemino sarà tornare a casa: il tramonto è alle 7.30, 15 minuti dopo l'ultimo autobus che scende dalla collina, e quindi dovrò farmi un'oretta di camminata per tornare a casa (l'ho già fatto una volta, più o meno perdendomi..).
Rispetto a Stanford e allo IAS, l'MSRI ha un grosso vantaggio: come gli altri due, è in un posto tranquillissimo e isolato, ma è anche a poca distanza dal campus, a sua volta immerso in Berkeley/Oakland/San Francisco (che di fatto formano un'unica grande città).

Insomma, avrete capito che questo posto mi sta piacendo davvero parecchio, ed anche come lavoro sta andando molto bene: l'articolo che sto scrivendo sta prendendo forma e in una-due settimane dovrebbe essere pronto.