sabato 30 gennaio 2010

I am a cider drinker, it soothes all me troubles away...

Sono andato al Bristol Cider Festival ieri sera, serata piuttosto bizzarra che solo gli Inglesi potrebbero organizzare. Era in uno stanzone gigantesco (credo sui 2000 mq) ai cui lati servivano più di cento tipi diversi di Sidro (e solo quello, altri tipi di bevande non ne avevano). La moneta locale era lo Scrumpy (termine che indica il sidro fatto in quella zona), ossia dei gettoni che si acquistavano all'ingresso e con ciascuno dei quali potevi ordinare una mezza pinta di sidro. Io mi sono accontentato di 5 gettoni, che possono sembrar tanti (specie considerando che alcuni dei sidrei che ho bevuto erano da 7.5 gradi), ma credo di esser stato quello che ha bevuto meno in tutta la sala! Il resto della gente era infatti completamente assorta dalla sottile arte dello sbronzarsi e dal cantare con folle entusiasmo insieme al gruppo che ha allietato la serata: i Mangledwurzels, tribute band dei famosissimi The Wurzels! La musica che fanno è definita "Scrumpy and Western" e ammetto che con un po' di alcol in corpo è piuttosto trascinante. Praticamente tutte le canzoni hanno a che fare con il sidro, o meglio, con lo Scrumpy. Vi lascio un collegamento a due canzoni, ascoltatele perché ne vale davvero la pena!

martedì 26 gennaio 2010

India

« A Jamal Malik manca una risposta per vincere 20 milioni di rupie. Come ha fatto?
A: Ha imbrogliato.
B: È fortunato.
C: È un genio.
D: Era scritto. »

Ho visto Slumdog Millionaire venerdì e mi è piaciuto. Non è un capolavoro, va detto, e a tratti mi è parso molto poco credibile (un esempio su tutti, la domanda finale), ma guardandolo come una bella favola si rivela un film più che piacevole. Una menzione speciale va alla colonna sonora: bella ma soprattutto ben scelta, adattissima ad accompagnare quelle continue corse nella caoticissima Mumbai. E poi c'è tanta, tanta India, o almeno così scrive chi in India ha lasciato un grosso pezzo di cuore, nella Daddy's home, una "casa casa-rifugio per bambini di strada e bambini handicappati" nell'Andhra Pradesh.

Anch'io ho rischiato di andarci in India, due anni fa. La prima missione India dei Dottor Clown c'era stata nel 2004 e dall'ora ne erano seguite numerose altre (e molte di più ne seguiranno). Spinto dai racconti entusiasti dei "reduci indiani", dai loro occhi lucidi e dalle pressioni psicologiche di Graffetta, mi ero deciso di mandare una mail ad Evaristo, il grande capo. "Ciao, sono Sandro (in arte dottor Aleph) uno degli ultimi arrivati tra i clown patavini" e poi via fino alla richiesta d'informazioni sulla prossima missione, "posso partecipare?". Di entusiasmo nella mia mail forse non ne traspariva molto, ma d'altra parte i miei inizi sono sempre così, incredibilmente lenti. L'entusiasmo arriva, basta aspettare. Ed era già arrivato una settimana dopo, al momento della risposta: "la vedo dura per quest'anno...". Per loro quella non era l'occasione giusta, l'obiettivo della missione era diverso dal solito e i posti contatissimi. Per me invece l'occasione sarebbe stata perfetta: tra laurea e trasferimento a Bristol, ora o mai più.
Il colpo un po' l'ho sentito, ma in quell'estate i cambiamenti sono stati così tanti che assorbirlo è stato facile. Ogni tanto però ci ripenso e mi interrogo su cosa sarei ora se fossi partito, forse molto diverso, probabilmente sempre lo stesso, solo un po' più ricco. Non lo saprò mai. Non era scritto o forse non ci ho creduto fino in fondo. Non è detto però che non sia stato scritto qualche pagina più avanti, in fondo basta mettere in moto quel lentissimo meccanismo.


P.S. Un grandissimo grazie a Damiano ed Angela, per aver trovato e allevato la mia malandata anima clown.
P.P.S. La foto l'ho rubata dall'album di Evaristo su Facebook, sono sicuro che l'autore dello scatto mi perdonerà.

mercoledì 20 gennaio 2010

Medicina di partito

Avendo varie conoscenze tra medici (o aspiranti tali), ne ho sentite davvero di tutti i colori su ciò che succede negli ospedali italiani. Non per questo però la smetto di indignarmi quanto sento di nuove storie piuttosto sporche, quali quella della mancato approdo al Sant'Orsola di Bologna di Ignazio Marino, ex-candidato alla segreteria del PD nonché "chirurgo notissimo". A quanto sembra dalle intercettazioni pubblicate sul Corriere, il motivo della mancata nomina è da cercare nelle beghe interne del PD, in altre parole, l'aver sfidato Bersani alle primarie gli è costato l'ostracismo del gruppo dirigente del PD e di conseguenza il posto a Bologna. Perlomeno a parole, Marino dice di non credere a complotti contro di lui, io invece non sarei così sicuro: ormai la mia fiducia incondizionata nell'onestà dei dirigenti del PD se n'è andata da tempo. Certo se poi dall'altra parte fanno leggi che per agevolare Berlusconi eviteranno il carcere a migliaia di criminali comuni, mi tocca continuare a votar per Bersani & Co.
In ogni caso, povera Italia...

P.S. Proprio oggi un aspirante medico ha compiuto 30 26 anni, tanti auguri Davide!

martedì 19 gennaio 2010

Fine attesa


Beh, l'attesa è finita, però il risultato è stato quello che temevo (e tutto sommato mi aspettavo): 0.0503 è decisamente troppo lontano da 0.0384!
Dire che ho buttato un paio di mesi è forse esagerato, ma di certo grossi progressi non ne ho fatti..

P.S. Qua a fianco c'è la funzione che integrata dà 0.038443728..

venerdì 15 gennaio 2010

In attesa

In ottobre, durante la mia visita a Princeton, Brian, il mio realtore, mi ha assegnato un nuovo problema su cui lavorare. Devo provare una formula pubblicata nel 2000 da Iwaniec e Sarnak in un articolo non contenente dimostrazioni e, giusto perché questa è da vari mesi parte delle mie giornate ve la faccio conoscere. Eccola:

$$\begin{split}
\frac{12}{k-1}&\sum_{f\in H_k(m)(1)}\omega_f\lambda(m)L^2\left(\frac12,f\right)=\\
=&2(1+i^k)\frac{\tau(m)}{\sqrt{m}}\Big(\sum_{0<\ell<\frac k2}\ell^{-1}-\log(2\pi\sqrt m)\Big)+\\ &-\frac{2\pi i^k}{\sqrt m}\sum_{h\neq m}\tau(h)\tau(h-m)p_k\left(\frac hm\right)+\\ &+\frac{2\pi i^k}{\sqrt m}\sum_{h>0}\tau(h)\tau(h+m)q_k\left(\frac hm\right).
\end{split}
$$ Non sto a dirvi cosa significhino i vari termini, anche perché ci metterei un sacco a spiegarlo a un matematico, figurarsi agli altri.
Nonostante discreti sforzi, finora non sono riuscito a trovare una dimostrazione e l'unico vero progesso è stato trovare una riscrittura del termine a sinistra dell'uguaglianza che ha la stessa struttura di quello adestra. In questo momento sono rinchiuso in ufficio a testare numericamente alcuni pezzi della mia scomposizione, finora (dopo un paio di giorni di programmazione e varie ore in attesa che il computer eseguisse i calcoli) sono riuscito a calcolare che il pezzo che secondo le mie predizioni corrisponde all'ultima riga della formula per k=8 e m=2 è circa 0.0384. Se tutto va bene, calcolando direttamente quella riga dovrei ottenere aprrossimamente lo stesso valore, se invece ottengo qualcosa di diverso... beh, vuol dire che ho buttato qualche mese a cercare nella direzione sbagliata. Incrociamo le dita!

mercoledì 13 gennaio 2010

Mathematical Ethnographies


Questo è uno dei 5 video intervista realizzati qualche mese fa da Chrystal Cherniwchan, Azita Ghassemi e Jon Keating e addirittura proiettato in un grande cinema di Bristol. Quelli che parlano sono alcuni professori del dipartimento di matematica di Bristol e qualche parola la dicono pure i miei relatori: Brian Conrey e Nina Snaith (mentre il Francesco Mezzadri che parla all'inizio è il marito di Nina).
Se vi è piaciuto o se siete dei matematici (per i quali la visione è obbligatoria!) vi consiglio di dare un'occhiata anche gli altri video, in alcuni di essi ci sono momenti davvero molto divertenti! Inoltre potrete trovare risposte a domande quali: che succede nella mente dei matematici se nonostante mesi (o peggio, anni) di tentativi non riescono a risolvere il loro problema? E se invece ci riescono?

Buona visione!

venerdì 8 gennaio 2010

Viva l'omino Michelin!

Abbigliamento:
1 paio di scarpe
3 paia di calzini
1 paio di jeans
1 paio di pantaloni di un pigiama
1 paio di boxer
3 canottiere di lana
1 camicia
1 maglietta
3 maglioni di lana
1 sciarpa
1 giacca

Nella giacca:
1 portafogli (bello gonfio)
2 cellulari
1 caricabatterie del cellulare
1 caricabatterie del computer
1 prolunga del caricabatterie
1 macchina fotografica
1 ipod
vari cavetti del computer, macchina fotografica, ipod..
1 accordatore
1 canzoniere
1 chilo di speck

In mano:
Corriere della Sera

Questo era quanto mi sono messo addosso oggi per superare il controllo dei 10 kg del bagaglio a mano che ho dovuto superare perché la Ryanair mi consentisse di imbarcarmi. Al primo tentativo la borsa pesava 16 kg, dopo essermi messo mezza valigia addosso invece non ho avuto problemi.

A parte questa nota di colore, sconsiglio caldamente di prendere un aereo da Orio al Serio (come aeroporto di arrivo invece mi era sembrato accettabile), fa decisamente pena: il controllo passeggeri è lento e scomodo, i posti a sedere sono decisamente troppo pochi e così una buona parte dei passeggeri deve sedersi per terra, e, soprattutto, la maleducazione di quanti usano quel aeroporto mi sembra ampiamente superiore alla media (ad esempio, il bagno era pieno di gente che fumava..).
In poche parole, un aeroporto a misura di Ryanair, maledetti!

P.S. Una hostess è appena passata proponendo l'acquisto di sigarette senza fumo, in tutto l'aereo non le ha prese nessuno. Che cazzate si inventano per un pugno di sterline in più...

venerdì 1 gennaio 2010

Qualche grazie, un anno dopo

Dopo questi giorni così intensi, un po' di ringraziamenti:
A mia cugina Noemi, per essersi fermata a trovarmi a Padova e, insieme agli altri (Damiano e Marta), per avermi assecondato in quella follia che era andare al concerto dei Modena City Ramblers a Ravenna.
A Davide, che mi ha accompagnato in quel folle viaggio Padova-Cortina (durato più di 3 ore nonostante la totale assenza di traffico), e soprattutto a Enrico che ci ha ospitato e mi ha prestato scarponi, sci, maschera, .... Grazie anche per la frase "potrai dire di aver fatto la Forcella Rossa con dignità", detta naturalmente prima che scendessimo, a posteriori direi che "con dignità" è decisamente da togliere!
Grazie anche alla Zumbo per averci fatto da "capo-festa" e per averci fornito dei comodssimi letti, e alla sua amica Giulia (?), per aver accettato di farci devastare casa sua.
Ah, una piccola considerazione per chi a Capodanno era con me: visto il nostro isolamento, direi che non possiamo stupirci se d'ora in poi tutti i matematici verranno banditi da ogni festa!

Dimenticavo, buon anno a tutti!!