lunedì 29 marzo 2010

Lo sapevi che...?

Preso dal mio solito desiderio di perdere tempo, mi sono messo a leggere pagine un po' a casaccio su Wikipedia. Oggi sono capitato tra i de' Medici, famiglia che decenni fa mi aveva appassionato (uno dei primi libri che ho letto era dedicato alla Congiura dei Pazzi). Tra le varie pagine lette, la più interessante si è rivelata quella dedicata a Simonetta Vespucci, di cui avevo completamente rimosso l'esistenza (e da cui, d'altra parte, queste mie letture notturne erano partite). Per quanto il nome non vi dica niente, avete sicuramente ben presente la sua faccia: è la ragazza qua a fianco, ritratta appunto nella Nascita di Venere ed altri quadri del Botticelli (e non solo). Stando a quanto afferma Wikipedia, aveva la fama di essera la più bella donna dell'epoca, e, per non farci mancare un po' di gossip, era anche l'amante di Giuliano de' Medici, fratello di Lorenzo il Magnifico. Alla sua morte, avvenuta a soli ventitrè anni, Lorenzo le dedicherà un sonetto, eccolo:

O chiara stella, che co' raggi tuoi
togli alle tue vicine stelle il lume,
perché splendi assai più del tuo costume?
Perché con Febo ancor contender vuoi?

Forse i belli occhi, quali ha tolti a noi
Morte crudel, ch'omai troppo presume,
accolti hai in te: adorna del lor lume,
il suo bel carro a Febo chieder puoi.

O questa o nuova stella che tu sia,
che di splendor novello adorni il cielo,
chiamata esaudi, o nume, e voti nostri:

leva dello splendor tuo tanto via,
che agli occhi, che han d'eterno pianto zelo,
sanza altra offension lieta ti mostri.

Per chi fosse interessato, qua c'è il commento al sonetto fatto da Lorenzo in persona.

At te sa

Post un po' di attesa, separato dal successivo di cui voleva essere il prologo.
Attesa di chiarirmi le idee, come sempre piuttosto confuse e, a tratti, dolorose.
Attesa di Pasqua e quindi di Padova e quindi di montagna.
Attesa di rivedere voi lettori e gli altri amici.
Attesa di Brian che arriverà lunedì, e mi troverà nello stesso punto di quando mi ha lasciato.
Attessa della sveglia delle 9.05, che tra non molto mi sveglierà.

giovedì 25 marzo 2010

Abstract

"We prove an asymptotic formula for the second moment (up to height $T$) of the Riemann zeta function with two shifts. The case we deal with is where the real parts of the shifts are very close to zero and the imaginary parts can grow up to $T^{2-\varepsilon}$, for any $\varepsilon>0.$"

Durante il mio soggiorno estivo in California sono riuscito dimostrare un piccolo teoremino, su cui poi avevo iniziato a preparare un articolo. Ad ottobre ho sottoposto (si dice così in italiano?) l'articolo all'International Journal of Number Theory e ora, finalmente, ho avuto una risposta:

"It is a decent result, not great but publishable. The paper is well written and fairly short. I recommend publication."

Giudizio tutto sommato molto equo: so benissimo che non è granché e se in futuro riuscissi a scrivere parecchi articoli questo sarà uno di quelli che nasconderò sotto il tappeto, però, nel frattempo.... ho una pubblicazione! Yuppi!

sabato 20 marzo 2010

Fosse solo un problema di portoghese....

Vedremo come andrà...

lunedì 15 marzo 2010

Proclamazione di intenzioni

Ho appena scoperto che Brian, il mio relatore americano, torna a Bristol intorno al 7 aprile, solo due mesi dopo la sua ultima visita. In questi due mesi non ho prodotto praticamente niente e dal 29 marzo al 7 aprile sono in Italia. Direi che la conclusione è obbligata: devo assolutamente darmi da fare!

giovedì 11 marzo 2010

L'ultima tentazione

"L'ultima tentazione di Cristo", di Martin Scorsese, è tratto dal libro "L'ultima tentazione" di Nikos Kazantzakis. Orestis, il mio coinquilino cipriota, l'ha letto e martedì sera mi ha convinto a guardarlo. È un bel film, non leggero, ma neanche noioso, sicuramente molto interessante ed indubbiamente da vedere (volendo su Youtube mi sembra ci sia tutto il film in italiano ed in buona qualità, meglio in inglese comunque!). La trama è fondamentalmente la storia classica del Gesù adulto, a cui si aggiunge un lungo sogno verso la fine (appunto l'ultima tentazione) e soprattutto le difficoltà di Gesù ad accettare il suo destino. Un po' più approfonditamente, Gesù è un falegname che vorrebbe vivere semplicemente la sua vita, ma sente delle voci (il richiamo di Dio) che lo spingono a partire. Non è mai totalmente sicuro che quello che parla sia proprio Dio e tutto sommato non vorrebbe neanche che lo fosse, [1], ma tra vari tentennamenti inizia a seguire la strada che gli viene indicata, tra miracoli e la permanenza nel deserto, [2], senza capire esattamente dove porti (a un certo punto è convinto, o forse spera, di dover essere un "capo rivolta" contro i Romani). Passa quindi attraverso tutta la storia del Gesù dei Vangeli ed infine capisce quale dovrà essere la sua fine: morire sulla croce. A malincuore segue il destino che gli viene prospettato e convince il suo apostolo prediletto (nonché personaggio più che positivo), Giuda, a tradirlo affinché si compia il volere di Dio, [3]. Sulla croce ha un ultimo momento di esitazione ("Dio mio, perché mi hai abbandonato?") ed arriva l'ultima tentazione: la prospettiva di una vita normale. A questo punto Gesù cede, ottiene una vita normale, si fa una famiglia e diventa vecchio. La situazione dell'umanità però inizia a precipitare a causa del suo mancato sacrificio e viene anche rimproverato da Giuda (con un surreale "Traditore!", [4]). Ed a quel punto, quando ormai è vicino alla morte, Gesù si pente e finalmente desidera di morire sulla croce, il sogno quindi si si interrompe ed il film finisce.
Il film non ha avuto particolarmente successo ed è stato accolto tra mille polemiche e proteste venute dal mondo cristiano ed è tuttora bandito in un pugno di stati (Filippine, Singapore e Sud Africa). Il motivo credo sia da cercare nelle (brevissime) scene di Gesù che giace con delle donne nel sogno, ma francamente faccio fatica a capirle. Le polemiche stupiscono a maggior ragione considerando l'anno in cui è uscito il film: il 1988, quando ormai temi simili erano stati ampiamente trattati: Jesus Christ Superstar ad esempio è del 1973 (il musical di 3 anni prima), Il Vangelo secondo Matteo del 1964, La Buona Novella di De André del 1970 e lo stesso romanzo di Kazantzakis è del 1951 (anche se pubblicato solo qualche anno dopo). Oltre a queste considerazioni aggiungo anche che un film come questo al più può avvicinare al cristianesimo, non certo allontanare, con questa figura di Gesù così umana e così affascinante, che invoglia ad approfondirne la conoscenza.

P.S. I miei lettori fondamentalisti :P non sperino che Damasco stia avendo qualche effetto anche su di me, la figura di Gesù mi ha sempre affascinato ed ho sempre avuto in progetto di dare una letta alla Bibbia (avevo anche iniziato cinque-sei anni fa), un po' per ragioni culturali, un po' perché è pur sempre una storia interessante!

martedì 9 marzo 2010

Suini in famiglia

Se vi siete persi le ultime notizie dal mondo del calcio, non disperate, vi aggiorno io!
Nelle partite di calcio le bestemmie sono sempre state vietate, ma a meno che non venissero urlate in faccia all'arbitro (e forse neanche in quei casi..) sono sempre state tollerate. Un mesetto fa però la Federazione italiana ha deciso di mettere un freno a queste cattive abitudini dichiarando che inizierà a punire le bestemmie con la prova TV. Io ero subito piuttosto dubbioso: beccare le bestemmie con le telecamere è allo stesso tempo facile e difficile, per cui sospettavo che alla fine l'avrebbero applicato un po' a chi volevano. Beh, non avrei mai immaginato quello che i geniacci della FIGC sarebbero riusciti a combinare. Eccovi un riassuntino dei fatti principali:

Alla successiva giornata di campionato Buffon bestemmia inequivocabilmente dopo un (rarissimo) erroraccio costato un goal alla Juve. A fine partita il portiere si giustifica con ironia: "Io in famiglia ho uno zio che ogni tanto fa un po' il porcellino...". Probilmente non si aspettava neanche lui il regalo della FIGC: le bestemmie vanno sì punite, ma solo a partire da 10 giorni dopo. Squalifica evitata quindi.
Due settimane dopo però si parte, vengono peccati subito in quattro: Marcolini, Scurto, Di Carlo e Lanzafame. Il primo viene salvato subito, dalle telecamere non si può infatti escludere con certezza che in realtà avesse dato del porco a tale Diaz (nel referto: "tipica espressione gergale in uso in Triveneto e Lombardia"). Il secondo si difende strenuamente e fa ricorso, pare che lui ce l'avesse con lo zio. Ricorso accolto, ovviamente. Gli altri due invece non sono stati risparmiati e si sono beccati la squalifica. Mi sa che non saranno gli ultimi, c'è sempre tempo per cadere sempre di più nel ridicolo...

sabato 6 marzo 2010

Habemus Citharam novam!

La mia povera chitarra nuova aveva un piccolo problema: dopo un mese di utilizzo le corde erano troppo vicine al manico, per cui fermando una corda su un tasto queste andavano a toccare leggermente altri tasti producendo un suono davvero sgradevolissimo. Così un mese fa l'avevo portata ad aggiustare al negozio dove l'ho comprata. Oggi, mi son deciso ad andare per la terza volta a chiedere informazioni e stavolta sono stati efficienti: si sono messi subito a dargli un'occhiata e hanno capito il problema. A causa di una dimenticanza dei produttori la mia chitarra non aveva il truss rod (una sorta di anima in ferro messa nel manico) ed hanno quindi deciso di sostituirmi la vecchia chitarra con una nuova (stesso modello).
C'è però ancora un piccolo problemino: dopo due mesi passati a suonare la chitarra classica del mio coinquilino, suonare questa nuova chitarra acustica è tremendamente difficile e doloroso!

mercoledì 3 marzo 2010

Bamboccioni

Non mi piace molto commentare le decisioni dei magistrati, avrebbe senso farlo solo conoscendo bene le vicende in questione ed avendo letto le motivazioni della sentenza. Fondamentalmente io ho fiducia nella competenza dei giudici, per cui se i giornali scrivono di una decisione controversa, sospetto sempre che in gran parte dei casi i giornalisti non abbiano riportato un piccolo particolare che fa vedere la questione da un punto di vista leggermente diverso.
Fin qui la premessa, ora arrivo al punto. Secondo quanto riporta quest'articolo del Corriere un giudice ha deciso che un padre pensionato (e separato) deve versare ben 1800 Euro dei 2500 Euro percepiti ogni mese alle due figlie "bamboccione", una ventiseienne al terzo anno fuori corso di giurisprudenza, l'altra trentenne al sesto anno fuori corso di sociologia (la pima forse ci può anche stare, ma la seconda..). A parte la cifra, a prima vista spropositata (ma magari l'uomo è molto ricco, o ha altre entrate, o chi lo sa.. 2500 Euro di pensione fanno supporre avesse un bel lavoro), è giusto che i genitori debbano mantenere i figli a tempo indeterminato? A giudicare da questa e altre sentenze, la secondo la legge sì. Come prevedibile, la mia opinione però è ben diversa: si può discutere nel caso in cui il figlio cerchi di trovare un lavoro senza riuscirci per cause a lui non imputabili, ma passata una certa soglia i genitori dovrebbero avere quantomeno il diritto di dire: o inizi seriamente a cercarti un lavoro, o ti arrangi.
Questo in Italia. E in Inghilterra? Qua è molto molto diverso, a diciott'anni i figli escono di casa anche se studiano o lavorano nella stessa città. E come si mantengono, come pagano le tasse? Alcuni sono parzialmente mantenuti dai genitori, ma questi possono tranquillamente rifiutarsi, per cui la maggior parte lavorano, per lo più in pubs, e usufruiscono di prestiti d'onore.

Ah, inutile dire che quando ho raccontato in giro la storia di questa sentenza non mi volevano credere...

martedì 2 marzo 2010

Domani è lunedì

Vi racconto il mio weekend. La giornata di sabato è passato via veloce: letto fino all'una, poi perdite di tempo varie, pranzo, palestra, cena, qualche partita a ProEvo e chiacchiere coi coinquilini, chitarra... All'una di notte mi viene in mente che è meglio se inizio a correggere gli Homework, per lunedì devono essere pronti e la volta precedente ci avevo messo parecchio. Presto mi rendo conto che quelli di questa settimana sono ben più lenti da correggere, e allora cerco di portarmi avanti e fino alle 6.30 passo da un compito all'altro. Poi crollo. Dormo, sveglia alle 15. E mi sento proprio da schifo, mal di testa, mal di pancia, stanchezza allucinante. Conoscendo un po' il mio corpo capisco che la causa sono un po' gli orari sregolati (ma neanche tanto, ultimamente andavo a letto quasi sempre sulle 4..) e soprattutto le salsicce di sabato sera, mi sono restate sullo stomaco. Prendo un Geffer e senza mangiare mi metto a correggere, stavolta andando a un ritmo molto lento, la stanchezza e il mal di testa cercano di sabotarmi, ogni tanto mi butto giù a dormicchiare. Alle 9 finalmente ho finito. Mi mancano solo da riportare i voti dei compiti, ma ormai sono completamente distrutto ed anche riportare 43 voti su un foglio excell è un compito arduo. Mi misuro la febbre, 35.4. Evviva. Decido che se non voglio restarci è ora di mangiare qualcosa. Butto dentro pasta e cipolla in una pentola e dopo un'attesa terribile finalmente mangio. Dopo i primi bocconi posso permettermi anche un Moment. Per la prima volta mangio in camera, disteso sul letto. Dopo mezzo piatto mi addormento, il piatto sul petto e affianco il computer coi voti riportati a metà. Dopo un'oretta mi scrive la Giulia su gmail. Grazie a cena, Moment & dormita mi sento un pochino meglio, riesco ad affrontare la conversazione e penso che finalmente il peggio è passato. Sulle 23 saluto la Giulia e finalmente finisco di copiare i voti. Sentendomi un pochino meglio, strimpello per mezz'oretta la chitarra e poi a mezzanotte a nanna. Alle 9.35 mi sveglio, per fortuna è lunedì.