martedì 26 gennaio 2010

India

« A Jamal Malik manca una risposta per vincere 20 milioni di rupie. Come ha fatto?
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Ho visto Slumdog Millionaire venerdì e mi è piaciuto. Non è un capolavoro, va detto, e a tratti mi è parso molto poco credibile (un esempio su tutti, la domanda finale), ma guardandolo come una bella favola si rivela un film più che piacevole. Una menzione speciale va alla colonna sonora: bella ma soprattutto ben scelta, adattissima ad accompagnare quelle continue corse nella caoticissima Mumbai. E poi c'è tanta, tanta India, o almeno così scrive chi in India ha lasciato un grosso pezzo di cuore, nella Daddy's home, una "casa casa-rifugio per bambini di strada e bambini handicappati" nell'Andhra Pradesh.

Anch'io ho rischiato di andarci in India, due anni fa. La prima missione India dei Dottor Clown c'era stata nel 2004 e dall'ora ne erano seguite numerose altre (e molte di più ne seguiranno). Spinto dai racconti entusiasti dei "reduci indiani", dai loro occhi lucidi e dalle pressioni psicologiche di Graffetta, mi ero deciso di mandare una mail ad Evaristo, il grande capo. "Ciao, sono Sandro (in arte dottor Aleph) uno degli ultimi arrivati tra i clown patavini" e poi via fino alla richiesta d'informazioni sulla prossima missione, "posso partecipare?". Di entusiasmo nella mia mail forse non ne traspariva molto, ma d'altra parte i miei inizi sono sempre così, incredibilmente lenti. L'entusiasmo arriva, basta aspettare. Ed era già arrivato una settimana dopo, al momento della risposta: "la vedo dura per quest'anno...". Per loro quella non era l'occasione giusta, l'obiettivo della missione era diverso dal solito e i posti contatissimi. Per me invece l'occasione sarebbe stata perfetta: tra laurea e trasferimento a Bristol, ora o mai più.
Il colpo un po' l'ho sentito, ma in quell'estate i cambiamenti sono stati così tanti che assorbirlo è stato facile. Ogni tanto però ci ripenso e mi interrogo su cosa sarei ora se fossi partito, forse molto diverso, probabilmente sempre lo stesso, solo un po' più ricco. Non lo saprò mai. Non era scritto o forse non ci ho creduto fino in fondo. Non è detto però che non sia stato scritto qualche pagina più avanti, in fondo basta mettere in moto quel lentissimo meccanismo.


P.S. Un grandissimo grazie a Damiano ed Angela, per aver trovato e allevato la mia malandata anima clown.
P.P.S. La foto l'ho rubata dall'album di Evaristo su Facebook, sono sicuro che l'autore dello scatto mi perdonerà.

9 commenti:

Damiano ha detto...

India india...the millionaire l'ho visto al cinema per la prima volta...e devo confessare che per me è stato molto impressionante!

e colonna sonora fantastica, oltre che ad alcuni paesaggi indiani da mozzafiato...proprio un bel film! hai già comprato il cd con la colonna sonora?

Peccato che tu non abbia potuto andare in India! non sapevo che avessi fatto domanda, non me l'aspettavo. Io invece sono lanciatissimo per l'argentina in agosto...anche se ancora lo vedo più come un viaggio che come una missione...!

bel post :)

Sandro ha detto...

Grazie, per altro mancava la citazione iniziale, l'ho appena riaggiunta, chissà dov'era sparita...

Ah, il film comunque dovrei riguardarmelo in italiano, l'inglese con accento indiano non è proprio facilissimo da comprendere!

Damiano ha detto...

ah, prego per aver allevato la tua malandata anima clown...io in realtà l'ho solo iniziata, e la Angela l'ha alimentata...ma ad allevarla c'hai pensato tu!
ti sei informato se ci sono i clown a Bristol? ormai l'Inglese lo parli e capisci bene! in più il clown con la pronuncia straniera fa MOOOLTO più effetto!

amelie in rosso ha detto...

sottoscrivo per la pronuncia indiana: ci ho messo un anno a capire gli indiani di qui, e ancora non so

sottoscrivo anche il bel post: bel post

Sandro ha detto...

@D Avevo guardato parecchio tempo fa senza trovare niente. Però, sinceramente per ora non me la sento molto, vedremo più avanti..
@V Grazie :)

Unknown ha detto...

Il clown viene allevato da tutte le persone che incontriamo, dai compagni di corsia, dai bambini dell'ospedale, dalla gente delle animazioni in piazza, dai discorsi a Birrolandia...
Per il resto, io nel tuo clown ho sempre creduto, e continuo a crederci. Ed è inutile che lo scriva (ma lo faccio lo stesso): Alfio mi manca sempre, e la stanzetta del terzo piano non è la stessa senza di lui. Sai che ti aspettiamo sempre, non appena sbarchi in terra italiana.
E devo dire anche che spero che presto arrivi qualcuno lassù che ti trascini in un'altra esperienza come questa in terra inglese. Perché Alfio ha bisogno di essere un po' trascinato, all'inizio, anche se poi si lancia e non si ferma.
Quando a The Millionaire, l'ho già scritto. Il film mi ha colpito. Ed è vero. Le cose che si vedono in India succedono (forse non solo là, ovviamente). E per questo è stata dura digerire il film. Negli occhi dei bambini vedevo quelli che conosco e amo io.
Ultima cosa, in questo commento-fiume: non è mai troppo tardi per partire! Cos'hai da fare ad agosto? Argentina?

Damiano ha detto...

ecco quella che fino a poche ore fa parlava di regole regole e rompeva sulle ore di servizio!
Sandro è un evidente altro caso per cui la regola non andrebbe applicata! dai Sandro, fai domanda per l'Argentina pure tu, che io sono in commissione MISSIONI (personaggio importante) e un posticino te lo trovo!

Sandro ha detto...

Mhm, agosto è lontanissimo.... E poi per quanto abbia conoscenze altolocate non sembrerebbe giusto neanche a me rubare il posto a qualcuno dei fedelissimi dell'ospedale. Ma se ne può sempre riparlare al momento opportuno!

Alfio in Inghilterra è un po' impaurito, senza la possibilità di poter parlare bene e capire tutto quello che gli viene detto, perde tutta la sua sicurezza! Comunque presto inizierò a dare un'altra occhiata, promesso!

Damiano ha detto...

ma va la' che capisci tutto!e al massimo fa piu' ridere il non capire! basta giocarsela bene!