giovedì 11 marzo 2010

L'ultima tentazione

"L'ultima tentazione di Cristo", di Martin Scorsese, è tratto dal libro "L'ultima tentazione" di Nikos Kazantzakis. Orestis, il mio coinquilino cipriota, l'ha letto e martedì sera mi ha convinto a guardarlo. È un bel film, non leggero, ma neanche noioso, sicuramente molto interessante ed indubbiamente da vedere (volendo su Youtube mi sembra ci sia tutto il film in italiano ed in buona qualità, meglio in inglese comunque!). La trama è fondamentalmente la storia classica del Gesù adulto, a cui si aggiunge un lungo sogno verso la fine (appunto l'ultima tentazione) e soprattutto le difficoltà di Gesù ad accettare il suo destino. Un po' più approfonditamente, Gesù è un falegname che vorrebbe vivere semplicemente la sua vita, ma sente delle voci (il richiamo di Dio) che lo spingono a partire. Non è mai totalmente sicuro che quello che parla sia proprio Dio e tutto sommato non vorrebbe neanche che lo fosse, [1], ma tra vari tentennamenti inizia a seguire la strada che gli viene indicata, tra miracoli e la permanenza nel deserto, [2], senza capire esattamente dove porti (a un certo punto è convinto, o forse spera, di dover essere un "capo rivolta" contro i Romani). Passa quindi attraverso tutta la storia del Gesù dei Vangeli ed infine capisce quale dovrà essere la sua fine: morire sulla croce. A malincuore segue il destino che gli viene prospettato e convince il suo apostolo prediletto (nonché personaggio più che positivo), Giuda, a tradirlo affinché si compia il volere di Dio, [3]. Sulla croce ha un ultimo momento di esitazione ("Dio mio, perché mi hai abbandonato?") ed arriva l'ultima tentazione: la prospettiva di una vita normale. A questo punto Gesù cede, ottiene una vita normale, si fa una famiglia e diventa vecchio. La situazione dell'umanità però inizia a precipitare a causa del suo mancato sacrificio e viene anche rimproverato da Giuda (con un surreale "Traditore!", [4]). Ed a quel punto, quando ormai è vicino alla morte, Gesù si pente e finalmente desidera di morire sulla croce, il sogno quindi si si interrompe ed il film finisce.
Il film non ha avuto particolarmente successo ed è stato accolto tra mille polemiche e proteste venute dal mondo cristiano ed è tuttora bandito in un pugno di stati (Filippine, Singapore e Sud Africa). Il motivo credo sia da cercare nelle (brevissime) scene di Gesù che giace con delle donne nel sogno, ma francamente faccio fatica a capirle. Le polemiche stupiscono a maggior ragione considerando l'anno in cui è uscito il film: il 1988, quando ormai temi simili erano stati ampiamente trattati: Jesus Christ Superstar ad esempio è del 1973 (il musical di 3 anni prima), Il Vangelo secondo Matteo del 1964, La Buona Novella di De André del 1970 e lo stesso romanzo di Kazantzakis è del 1951 (anche se pubblicato solo qualche anno dopo). Oltre a queste considerazioni aggiungo anche che un film come questo al più può avvicinare al cristianesimo, non certo allontanare, con questa figura di Gesù così umana e così affascinante, che invoglia ad approfondirne la conoscenza.

P.S. I miei lettori fondamentalisti :P non sperino che Damasco stia avendo qualche effetto anche su di me, la figura di Gesù mi ha sempre affascinato ed ho sempre avuto in progetto di dare una letta alla Bibbia (avevo anche iniziato cinque-sei anni fa), un po' per ragioni culturali, un po' perché è pur sempre una storia interessante!

1 commento:

Anonimo ha detto...

O forse c'e' gia' un semino di Cristianesimo dentro di te che piano piano diventera' un bel fiore! :)
A parte questo, il film sembra proprio da vedere! non so se Stefano l'abbia visto, glielo propongo senz'altro...
poi sembra che ti abbia proprio appassionato...bello...
a presto
Maria