Fin qui la premessa, ora arrivo al punto. Secondo quanto riporta quest'articolo del Corriere un giudice ha deciso che un padre pensionato (e separato) deve versare ben 1800 Euro dei 2500 Euro percepiti ogni mese alle due figlie "bamboccione", una ventiseienne al terzo anno fuori corso di giurisprudenza, l'altra trentenne al sesto anno fuori corso di sociologia (la pima forse ci può anche stare, ma la seconda..). A parte la cifra, a prima vista spropositata (ma magari l'uomo è molto ricco, o ha altre entrate, o chi lo sa.. 2500 Euro di pensione fanno supporre avesse un bel lavoro), è giusto che i genitori debbano mantenere i figli a tempo indeterminato? A giudicare da questa e altre sentenze, la secondo la legge sì. Come prevedibile, la mia opinione però è ben diversa: si può discutere nel caso in cui il figlio cerchi di trovare un lavoro senza riuscirci per cause a lui non imputabili, ma passata una certa soglia i genitori dovrebbero avere quantomeno il diritto di dire: o inizi seriamente a cercarti un lavoro, o ti arrangi.
Questo in Italia. E in Inghilterra? Qua è molto molto diverso, a diciott'anni i figli escono di casa anche se studiano o lavorano nella stessa città. E come si mantengono, come pagano le tasse? Alcuni sono parzialmente mantenuti dai genitori, ma questi possono tranquillamente rifiutarsi, per cui la maggior parte lavorano, per lo più in pubs, e usufruiscono di prestiti d'onore.
Ah, inutile dire che quando ho raccontato in giro la storia di questa sentenza non mi volevano credere...
2 commenti:
queste sentenze han lasciato di stucco anche me...cioe', quasi quasi mi faccio un'altra laurea spesato, che ne dici???
e poi ci lamentiamo quando dicono che in Italia siamo mammoni...
Perché no, è un'idea! Prova a chiedere a tuo papà che ne pensa!
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