lunedì 7 dicembre 2009

Ripensando a vecchie parole

Le Foibe non sono giustificabili, ma sono comprensibili". Questa frase è stata pronunciata molti anni fa dal mio professore di storia e filosifia e, per un lungo periodo, l'ho fatta
mia non essendomi mai informato dignitosamente sull'argomento. Ora però quella frase mi sembra decisamente troppo stretta per descrivere quelle stragi e soprattutto quarant'anni di oblio.

Innanzitutto, cosa sono le Foibe? Sono dei buchi nel terreno tipici della Venezia Giulia e della Dalmazia, ma il nome ormai rappresenta gli eccidi compiuti in quelle zone buttando italiani giù per quei buchi. Negli anni 1943-45, migliaia di italiani (e non solo) sono stati uccisi, i motivi sono i più disparati: si va dalla vendetta contro i "fascisti invasori", a quelli etnici e politici (furono giustiziati anche molti antifascisti).
Non mi metto a riassumere oltre, ma vi invito caldamente a leggere la relativa pagina su Wikipedia o comprarvi un libro. Il significato del post è dunque solo di spendere qualche secondo sulla "congiura del silenzio" (parole di Napolitano) che ha colpito questa strage. Per quarant'anni in Italia questi episodi sono stati minimizzati e spesso addirittura giustificati e la cosa più incredibile è che tuttora vengono quasi negate da croati e sloveni (questi ultimi hanno dovuto ammettere qualcosina per poter entrare nell'UE). Pensate che in sloveno e croato non è stato pubblicato nessuno (nessuno!) studio sull'argomento e in sloveno neppure libri, mentre l'unico libro pubblicato in Croazia è un libro di uno scrittore italiano, Giacomo Scotti, uno dei pochissimi che afferma la "primogenitura italiana" delle Foibe. (Ah, magari date pure una rapidissima occhiata alla pagina di Wikipedia sulle foibe in sloveno e in serbo-croato, esaustiva, no?).

Beh, come detto il piano era di dire qualcosa di più sull'ostracismo sulla questione tenuto da sloveni, croati (in qualche modo comprensibile), e soprattutto dagli italiani. Mi sono scontrato però con l'impossibilità di descrivere in modo dignitoso la questione, per cui vi rimando nuovamente a Wikipedia. Leggete, leggete, sono cose che bisogna sapere!

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